Memorie di religione, di morale e di letteratura1839 |
Contents
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Common terms and phrases
Affrica aggettivi alcune allora altre amici amore Andronico animo antichi anzi appella Aramea Armeni articoli Arvali avvertire Beauzée bella berber Boldetti buon Carme chè Chiesa cielo Cilicia città colle conforto corpo cuore d'ogni Dante denotante detto dice Diocleziano dire divina Ebraica Eckhel epigrafe Epitaffio Fabretti figliuoli furono Gemello Gesen Gesenius Gesù Cristo giorno giova Giovanni giovinetto greco Hase intorno Iscrizioni latino leggere lettera lettere lingua lingua Fenicia Lord Byron luogo maestro marmo Massimo medesimo Mellini mente mitologia monete Monumenti Fenicii Morcelli morte mostra nome nome proprio Numidia ordine padre parmi parole determinanti pietà potè Probo Proconsole Punica pure quae quod ragione Reginaldo religione riguardo riscontro rispose il Santo Romantici Romanticismo sacro saltazione Santi Martiri Santo Martire scritto scrittori scuola seguente sentenza simili Taraco Tavole Eugubine Teodosio Tlemcen vedere verbo Vescovo Virgilio virtù VIXIT volte vuolsi zione
Popular passages
Page 48 - Ma nell' uno è più colpa e più vergogna. Voi non andate giù per un sentiero , Filosofando; tanto vi trasporta L' amor dell' apparenza e '1 suo pensiero. Ed ancor questo quassù si comporta Con men disdegno, che quando è posposta La divina scrittura o quando è torta. Non vi si pensa quanto sangue costa Seminarla nel mondo, e quanto piace Chi umilmente con essa s' accosta. Per apparer ciasoun s' ingegna e face Sue invenzioni, e quelle son trascorse Da' predicanti , e '1 vangelio si tace.
Page 369 - Versibus incomptis ludunt risuque soluto, Oraque corticibus sumunt horrenda cavatis, Et te, Bacche, vocant per carmina laeta, tibique Oscilla ex alta suspendunt mollia pinu.
Page 96 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 469 - Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d' ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s
Page 464 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente.
Page 95 - Io userei parole ancor più gravi : Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi. Di voi, Pastor...
Page 97 - Non veggio di vertù , eh' al mondo è spenta , Né trovo chi di mal far si vergogni . Che s'aspetti non so, né che s'agogni Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1
Page 409 - Error ut ante oculos insidiantes eat. Mamurius, morum fabraene exactior artis Difficile est ulli dicere, clausit opus. Cui Numa munificus, Facti pete praemia, dixit : 3S5 Si mea nota fides, irrita nulla petes.
Page 388 - ... mihi domo familiaeque nostrae; harumce rerum ergo, fundi terrae agrique mei lustrandi lustrique faciendi ergo, sicuti dixi, macte hisce suovitaurilibus lactentibus inmolandis esto; Mars pater, eiusdem rei ergo macte hisce suovitaurilibus lactentibus esto.
Page 72 - ... e gli sopravvenne la sera: che una Fata sepolta a mezza vita nel giardino di un Barone, avea il suo destino legato ad una rosa, colta la quale, ella terminava il suo destino, e ritornava fanciulla — Ecco tutto il negozio. Cosicché vi fanno camminare a tentoni per un pezzo, e poi vi pongono lì a un tratto una fiaccola sugli occhi, che in luogo di guidarvi allo sviluppo dell'argomento, v'abbaglia e vi fa perdere la traccia anco del resto.