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» lati assunti dal papa. Esser però >> conveniente ed officio degli ora» tori il non lasciargli percuotere con » un tale anatema onde pigliassero » occasione di tumulto e d'intera separazione dalla sede apostolica. » Sapersi che i greci usavano di las>> ciare la moglie adultera e di spo» sarne un' altra seguendo, com » essi dissero, un' uso antichis» simo de' loro padri, ne perciò a» verli condannati o feriti coll ana» tema per alcun concilio univer» sale, benchè tal costume fosse no» tissimo alla romana e cotolica >> chiesa. Stimar dunque gli oratori » debito loro di far' instanze, in ogni >> modo migliore, che quelle parole >> del canone fossero moderate in ma>> niere per cui non si recasse pregiudicio a' greci,specialmente sotto » anatema; del che non dur, wano:

» darsi modo non solo senza indignità della chiesa catolica, ma » forse con vénerazione d'assassimi » dottori : potersi dunque per loro >> aviso contener l'intento del concilio, e sodisfare alla republica, for» mando il canone in queste parole: »

Sia anatema se alcuno dirà che la sacrosanta romana catolica ed apostolica chiesa, la quale è madre è maestra dell'altre abbia errato, o erraquando ha insegnata ed insegna che per adulterio d'un de consorti non si può sciorre il Matrimonio, il che amendandone il consorte innocente, il quale non die cagione all'adulterio, det contrarre nuovo Matrimonio in vita dell'altro consorte, ed essere adultero colui il quale, lasciata l'adultera, prende altra moglie, e colui che lasciato adultero prende altro marito.

« Per tanto gli ambasciadori pregar' i padri che con questa spe» diente o con altro migliore, secon» do il prudentissimo giudicio, voles» sero in ciò compiacere alla sere»nissima republica; la quale sempre » era stata, e sarebbe pianamente » ossequiosa alla sacrosanta sede » apostolica.

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Extrait de la traduction latine de l'Histoire du Concile de Trente, du cardinal Pallavicin, par JeanBaptiste Grutian, de la société de Jésus, liv. 22, chap. 4, §. 27.

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<«< Canon quoque paratus fuerat » cum anathemate, in eum qui di» ceret Matrimonia consummata, ob >> adulterium dissolvi; sed oratores » Veneti,die undecimâ Augusti; cum >> ipsis posterior modulus ostensus >> est, solemniter exposuerunt con» ventui : veterem : veterem rempublicam » semper conjunctissimam fuisse apostolicæ sedi et conciliis æcume»nicis cum auctoritate celebratis, » pioque semper studio complexam » ac veneratam decreta, sanctiones

» que indè profectæ, ut pote divi» nam gloriam, animarum salutem, » pacemque christianorum promo» ventia.

» Verùm ab eo quod septimo ca» none parabatur, nisi moderatione aliquâ reformaretur, inferri posse » non modicam offensionem orientis » ecclesiæ; præsertim verò Veneto» rum insulis Creta, Cypro, Cor» cyræ, Zacyntho, Cephaloniæ et » aliis multis; non solùm cum pu» blicæ quieti sed cum ecclesiæ ca>>tholicæ detrimento compertum es» se patribus, tametsi græca ecclesia » romana ex parte dissentiret non » tamen eò desperationis deventum » esse ut in meliora sperare non pos>>>sent, præsertim cùm Græci in sub

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jectis reipublicæ locis degentes » quamvis ritu suo viverent, tamen

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