Scelta di prose italiane, tratte da celebri Scrittori antichi e moderni

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Presso George East, 1837 - 280 pages
 

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Page 224 - E sappi che in Verona ebbe già un vescovo molto savio di scrittura e di senno naturale ; il cui nome fu messer Giovanni Matteo Giberti, il quale fra gli altri suoi laudevoli costumi, si fu cortese e liberale assai a...
Page 128 - ... incoraggiava. Questi rispondevano , ed al difficile cammino s'incitavano. Tutte le valli all'intorno risuonavano. Fra le nevi, fra le nebbie, fra le nubi apparivano le armi risplendenti, apparivano gli abiti coloriti dei soldati ; quel miscuglio di natura morta e di natura viva era spettacolo mirabile. Godeva il consolo, che vedeva andar le cose a seconda de...
Page 181 - ... risoluto di tradir il suo Signore e creator del mondo; pur , che di questa seconda ne cercherebbe, ma che alla fine non trovando meglio, non gli mancherebbe quella di quel Priore tanto importuno e indiscreto. La qual cosa mosse il Duca maravigliosamente a riso, e disse che egli avea mille ragioni. E...
Page 183 - E nel vero quelli che veddono il modello che Lionardo fece di terra grande, giudicano non aver mai visto più bella cosa né più superba: il quale durò fino che i Francesi vennero a Milano con Lodovico re di Francia, che lo spezzarono tutto.
Page 188 - Avvengachè gli occhi avevano que' lustri e quelle acquitrine che di continuo si veggono nel vivo, ed intorno a essi erano tutti quei rossigni lividi ei peli, che non senza grandissima sottigliezza si possono fare. Le ciglia, per avervi fatto il modo del nascere i peli nella carne, dove più folti, e dove più radi, e girare secondo i pori della carne, non potevano essere più naturali. Il naso, con tutte quelle aperture rossette e tenere, si vedeva essere vivo.
Page 264 - ... ardui, ove i piedi, e la fortuna mi menavano ; a gran fatica mi ricondussi in una ripa altissima, pendente sovra al mare, onde i pescatori sogliono da lungi scoprire i notanti pesci. E quivi, prima che...
Page 64 - Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s'era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l'apparenza d'un oppressore; eppure, alla fin de' fatti, era l'oppresso. Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga, spaventato, mentre attendeva tranquillamente a' fatti suoi, parrebbe la vittima: eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso.
Page 224 - ... sempre fede della sua avversità . E perché vivendo ei non fu inferiore né a Filippo di Macedonia padre di Alessandro , né a Scipione di Roma , ei morì nella età dell
Page 226 - Signoria infinite grazie dell'onore che egli ha da voi ricevuto, il quale degnato vi siete di entrare e di soggiornar nella sua picciola casa; ed oltre a ciò, in riconoscimento di tanta cortesia da voi usata verso di lui, mi ha imposto che io vi faccia un dono per sua parte, e caramente vi manda pregando che vi piaccia di riceverlo con lieto animo : e il dono è questo. Voi siete il più leggiadro e il più costumato gentiluomo che mai paresse al vescovo di vedere.
Page 266 - Napee, graziosissima turba de' riposti luoghi, e de' liquidi fonti, alzate alquanto le bionde teste dalle chiare onde, e prendete le ultime strida anzi...

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