Dal lungo silenzio: studi danteschiV. Muglia, 1903 - 212 pages |
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agl'inferi alte cime amanti amore Anchise anime Beatrice bella bolgia Brunetto Cacciaguida canto Capaneo Catone cavalleresco cerchio chè cielo classica Comedia cornice del Purgatorio Creusa cristiano Dante dantesco Deifobo dell'Eneide dell'inferno Dido Didone divina dolore donne antiche e i Elena Enea Ennio eroi esempi Evandro fatale Fauriel figura fiorentino Firenze antica Flegias Forese Francesca giliana greci Guido ideale infernale inferno insepolti l'epos l'eroe l'inferno l'uno e l'altro Lancillotto libro VIII limbo lugentes campi lungo silenzio lussuriosi maggior Marcello medievale medio evo mente mitici mito morte nomi nuovo ombre Omero pagana Palinuro Pallante Paolo paradiso passato patria peccatori piange Piccarda poema poesia poeta latino poetae novi poetico Purg purgatorio rassegna re Artù ricorda romani Salmoneo scena selva Semiramis sente Sibilla Sicheo Sordello spiriti magni Stazio storia superbia Tesifone Tommaseo Tristano Ulisse vedi viaggio Virgi virgiliana Virgilio visione zione
Popular passages
Page 156 - Hie manus ob patriam pugnando volnera passi, 660 quique sacerdotes casti, dum vita manebat, quique pii vates et Phoebo digna locuti, inventas aut qui vitam excoluere per artes, quique sui memores alios fecere merendo, omnibus his nivea cinguntur tempora vitta.
Page 44 - Ciò che narrate di mio corso scrivo, E serbolo a chiosar con altro testo A donna che saprà, se a lei arrivo. Tanto vogl' io che vi sia manifesto, Pur che mia coscienza non mi garra, Che alla fortuna, come vuol, son presto.
Page 90 - Ecco quei che le carte empion di sogni, Lancilotto, Tristano e gli altri erranti, Onde conven che '1 vulgo errante agogni. Vedi Ginevra, Isotta e l'altre amanti, E la coppia d' Arimino, che 'nsieine Vanno facendo dolorosi pianti.
Page 75 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga : Perch...
Page 109 - E se licito m'è, o sommo Giove"* che fosti in terra per noi crucifisso, son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
Page 197 - Che, s'io fossi giù stato, io ti mostrava Di mio amor più oltre che le fronde. Quella sinistra riva, che si lava Di Rodano, poi ch'è misto con Sorga, Per suo signore a tempo m...
Page 44 - Quando sarai dinanzi al dolce raggio Di quella, il cui bell'occhio tutto vede, Da lei saprai di tua vita il viaggio.
Page 70 - Poscia eh' io ebbi il mio Dottore udito Nomar le donne antiche ei cavalieri, Pietà mi vinse, e fui quasi smarrito. Io cominciai : Poeta, volentieri Parlerei a que' duo, che insieme vanno, E paion si al vento esser leggieri.
Page 1 - Stazio la gente ancor di là mi noma: Cantai di Tebe, e poi del grande Achille, Ma caddi in via con la seconda soma. Al mio ardor fur seme le faville, Che mi scaldar, della divina fiamma, Onde sono allumati più di mille ; Dell' Eneida dico, la qual mamma Fummi, e fummi nutrice poetando: Senz' essa non fermai peso di dramma.
Page 60 - Augustus Caesar, divi genus, aurea condet saecula qui rursus Latio regnata per arva Saturno quondam...