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rieur. L'homme régénéré a une VOLONTÉ NOUVELLE et un ENTENDEMENT NOUVEAU*, parce que son intérieur a passé de la société des esprits infernaux dans la société des anges du ciel. Dans le sens spirituel HOMME signifie l'intelligence du vrai ; FEMME signifie l'affection du bien. L'amour conjugal, étant le mariage du bon et du vrai, existe comme l'homme et avec lui. Le mariage céleste, bien différent du terrestre, est l'union de deux en un méme ESPRIT, en une méme AME, c'est le mariage de l'INTENDEMENT et de la VOLONTÉ, du bon et du vrai. Le bon et le vrai font LA VIE DE DIEU DANS L'HOMME. Les Anges seront donc éternellement hommes, male et fémelle, mari et femme."

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Questi pochi squarci che raccogliamo dalle numerose pagine eleusine dell'apostolo svedeset, il quale nel secolo passato con circa sessanta volumi, In cui l'arte d'Amore è tutta chiusa," rischiarò la scienza occulta de'secoli precedenti, li premettiamo ad un saggio d'interpretazione della Vita Nuova del vate fiorentino. Se v'è chi chiami strano il voler noi colle bizzarrie di Swedenborg rischiarare i concetti di Dante, non tarderà a riconoscere che quelle bizzarrie tanto derise e que' concetti tanto ammirati scaturiscono da comune sorgente, ed esprimono la stessissima cosa.

Resti pertanto saldo, perchè è sicuro, che, in un grado della iniziazione, morto l'uomo esterno rinasce l'interno; Che la Memoria del passato, la quale porge alimento e materia alle due altre facoltà, rimane come inceppata nelle sue operazioni, e perciò l'Intelletto e la Volontà entrano in vita nuova del presente; Ch'ei rinasce prima Intelletto di nove anni, e poi Volontà di nove anni; ma siccome il primo termina la sua operazione mentale, quando la seconda principiala, così dicesi che l'uomo è al termine del suo anno nono, e la donna al principio del suo ‡; Che l'innamoramento vicendevole di

* L'INTENDIMENTO NUOvo e la VOLONTÀ NUOVA costituiscono la vita nuova la MEMORIA n'è sempre esclusa, per la ragione già espressa.

† Cioè di Emmanuele Swedenborg, di cui recammo lunghi tratti nell' altra opera nostra, dalla p. 428 a parecchie seguenti. Vedi ivi le citazioni. + "Dans le sens spirituel HOMME signifie l'intclligence du vrai, FEMME

queste due facoltà personificate supponsi accadere nel cielo allegorico della luce metaforica, nel punto che quel cielo coincide col medesimo punto di rotazione riguardo alla Volontà, con cui avea cominciato a volgersi riguardo all'Intelletto; Che gli occhi, contemplanti siffatte speculazioni, sono gli occhi dell' uomo interno, dipinti come fossero occhi dell'uomo esterno ; poichè nell'uomo interno si concepisce essere il cielo, entro cui accadono cotali scene*. Udiamo ora come comincia la Vita Nuova, udiamo questa Sfinge, adesso che abbiamo l'Edipo. Porrò a piè di pagina le glose che crederò necessarie. Dante iniziato ne'misteri antipapali e non anticristiani, cancellata da sè la memoria della vita vecchia dell' Odio, entrato nella vita nuova d'Amore, vita d'intelletto e volontà, scrive così:

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In quella parte del libro della mia Memoria, davanti alla quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: INCIPIT VITA NOVA; sotto la qual rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d'assemblare in questo libro; e se non tutte almeno la loro sentenza†.

Nove fiate già appresso al mio nascimento era tornato il cielo della luce §, quasi ad un medesimo punto, quanto alla

signifie l'affection du bien. Le mariage céleste est le mariage de l'INTENDEMENT et de la VOLONTÉ, du bon et du vrai. Le bon et le vrai font la vie de Dieu dans l'homme. Les anges seront éternellement male et fémelle, mari et femme." (Swedenborg.)

"Si l'homme est dans l'usage (qui tire son essence de l'Amour et son existence de la Sagesse), il est dans le Paradis céleste, dans le ciel. Les joies célestes n'appartiennent pas à un lieu, le ciel n'est pas un lieu, mais l'état intérieur de la vie des anges; l'ange porte en soi son ciel. Il y a entre les bons et les méchans la même différence qui existe entre le Ciel et l'Enfer: tout ce qui est bien et dans l'ordre correspond au Ciel, tout ce qui est mal et contre l'ordre correspond à l'Enfer; le bon et le vrai se rapportent au Ciel, le mal et le faux à l'Enfer. Vouloir et faire le bien du prochain, sans aucune vue mercenaire, c'est avoir le ciel en soi, c'est être dans la société des anges." (Swedenborg.)

†Tutto ciò che dirà è dunque sotto la rubrica di Vita Nuova.

Appresso al suo nascimento in Vita Nuova, come Intendimento: dopo un egual rivolgimento del cielo allegorico, rinacque come Volontà, e quello innamoravasi di questa.

$ "Cette lumière éclaire la vue intérieure qui appartient à l'esprit, et la

sua propria girazione*, quando a' miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia MENTE, la qual (MENTE) fu chiamata da molti Beatrice, li quali non sapevano che si chiamaret. Ella era in questa Vita (Nuova) già stata tanto, che nel suo tempo il cielo stellato‡ era mosso verso la parte d'oriente, delle dodici parti l'una del grado§; sicchè quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi alla fine del mio."

Vedremo più giù anche meglio, che l'operazione della Volontà ha principio dove quella dell'Intelletto ha fine.

Qui si fa a narrare che que' tre spiriti, i quali dimoravano nelle due camere interne di lui, e in una parte, o divisione, dissero le parole che trascrivemmo nel capitolo precedente; essi sono lo spirito della vita che abita nel Cuore (VOLONTÀ), e lo spirito dell'Anima che abita là dove tutti gli spiriti sensitivi portano le loro percezioni (INTELLETTO); e lo spirito naturale, impedito di volgersi indietro e di somministrare nutrimento alle due altre facoltà (MEMORIA), il quale abita IN QUELLA PARTE del libro della MEMORIA" che ha espresso: ecco come lo indica.

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'In quel punto lo spirito naturale, il quale dimora IN QUELLA PARTE ove si ministra il nutrimento nostro (mentale), sì cominciò a piangere, e piangendo disse queste parole: Heu miser! quia frequenter impeditus ero deinceps! D'allora innanzi dico che Amore signoreggiò l'Anima mia, la quale fu sì tosto a lui

vue extérieure qui réside dans les YEUX. L'intérieur spirituel se revêt à l'extérieur des couvertures qui lui sont propres, et par lesquels il se rend visible." (Swedenborg.)

* Quanto sarebbe ridicolo chi volendo dire," avea nove anni," lo dicesse come Dante qui l'esprime, senza avere la segreta idea di lui! Questa osservazione dovrebbe spesso ripetersi per quel che udremo: la raccomandiamo al lettore.

"Però ch' io mi riguardo entro la mente,

E trovo ched ella è la donna mia." (Dante.)

Il cielo stellato, con le sette stelle allegoriche, e i dodici segni zodiacali, anche allegorici.

§ L'una parte del grado di Maestro, in cui muore l'uomo vecchio di carne, e rinasce l'uomo nuovo di spirito.

disposata *; e cominciò a prendere sopra a me tanta securtate e tanta signoria, per la virtù che gli dava la mia immaginazione, che mi conveniva fare tutt'i suoi piaceri compiuta mente." Ed eccolo compiuta mente, diviso in Memoria ch'è in terra, e in Intelletto e Volontà che sono in cielo.

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In quella parte [ov'era lo spirito impedito nelle sue operazioni, cioè] del libro della Memoria davanti alla quale poco si potea leggere," in quella parte appunto si creava un tale Amore, se vogliam credere al primo amico del poeta, il quale ne scrive così: " In quella parte dove sta MEMORIA prende suo stato... egli è creato, ed ha sensato nome, d'Alma INTELLETTO e di Cor VOLONTATE;" ond' è che Dante ne scrisse il sonetto

A ciascun Alma presa e gentil Core;

cioè a que' fedeli d'Amore che, in vita nuova, rimanean come lui divisi in Anima e Core, o in Intelletto e Volontà; uno de' quali (lo stesso da cui traemmo le citate parole) gli rispose con altro sonetto enigmatico.

Narra ivi Dante la visione in cui Amore dava a mangiare il suo cuore alla donna, indi scrive: "Da questa visione innanzi‡ cominciò il mio spirito naturale ad essere impedito nella sua operazione, perchè l'anima mia era tutta data nel pensare di questa gentilissima;" vale a dire tutta data nel pensare della scienza occulta, ch'era in sua mente, detta qui gentilissima per buona ragione. "Sano dire si può l'Intelletto, quando per malizia d'Animo o di Corpo impedito non è nella sua operazione: che è conoscere quello che le cose sono." (Convito, p. 238.) Dal che si ritrae che il suo Intelletto era allora non sano, cioè infermo. E se vuoi vedere il germe da cui si sviluppò l'idea di questi tre spiriti che parlavano dentro lui, leggi nel Convito

* "Amore e'l Cor gentil sono una cosa" (Vita Nuova); onde Amore si sposò all'Anima col dare a mangiare il cuore alla donna, come vedremo : ciò figura appunto l'unione o sposalizio dell'Intelletto alla Volontà, "le mariage de l'Intendement et de la Volonté." (Swed.)

+ L'immaginazione di dividersi come ha fatto, dipinta nel poema.

La visione di avere innanzi la Volontà e l' Intelletto che si erano sposati, esclusa la Memoria, o spirito naturale, ch'era impedita nella sua operazione.

stesso (tratt. iii. cap. 21) ciò che dice dell'Anima nobile, e che cosa debba per essa intendersi. Ivi vedrai che "non è cosa da manifestare a lingua, lingua dico veramente volgare;" onde que' tre spiriti parlavano latino. Ivi leggerai che "Ogni Anima nobile ha tre operazioni, cioè animale, intellettuale, e divina; e sono alcuni di tali opinioni che dicono, se tutte le precedenti virtù (colà enumerate) s'accordassero sopra la produzione d'un'Anima nella loro ottima disposizione, che tanto discenderebbe in quella della deità, che quasi sarebbe un altro Iddio incarnato; e questo è tutto ciò che per via naturale dicere si può." E lo spirito naturale è appunto quello che, nel veder la donna della sua mente, "piangendo disse: Heu mihi quia impeditus ero deinceps!" (V. N., p. 5.) e siccome "Sano dire si può l'Intelletto, quando per malizia d'Animo o di Corpo impedito non è nella sua operazione ch'è conoscere quello che le cose sono" (Conv.); così ei non le conobbe, quando scrisse: Da questa visione innanzi, cominciò il mio spirito naturale ad essere impedito nella sua operazione, perocchè l'Anima mia era tutta data nel pensare di questa gentilissima." (V. N., p. 9.) E la visione è precisamente quella in cui Amore dava a mangiare il suo cuore alla sua Donna, il quale ella mangiava dubitosa mente. (V. N., p. 7.)

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Al grado in cui il proselito, nato a vita nuova, dice aver nove anni, perchè nove anni son l'età perfetta d'un Muratore, siegue immediatamente l'altro grado, nel quale viengli dato a mangiare il cuore del morto maestro, cioè di lui medesimo morto in figura; onde gli è detto: "Nous exigeons que vous participiez à l'oblation symbolique du Cœur de ce respectable maître, reduite en figure mystique. Vous sentez-vous la force d'avaler la parcelle de ce CŒUR qui vous sera présentée, que tout fidèle Maçon reçoit ?-Le Puissant Maître prend la truelle, la couvre de páte mystique, la présente à la bouche du récipiendaire pour en avaler, en lui disant: Que cette portion mystique, que nous partageons avec vous, forme à jamais un lien indissoluble, que rien ne soit capable de rompre*."

* Recueil Précieux de la Maçon. Adonhir. Partie II. pp. 51, 53.

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