Commento al verso del terzo canto dell' Inferno della Divina Commedia "Che fece per viltade il gran rifiuto."

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D. Vaselli, 1893 - 20 pages
 

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Page 8 - Per me si va nella città dolente; Per me si va nell'eterno dolore; Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create Se non eterne, ed io eterno duro: Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate...
Page 8 - Maestro, che è quel ch' i' odo? E che gent' è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me: Questo misero modo Tengon l' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli, che non furon ribelli, Nè fur fedeli a Dio, ma per sè foro. Cacciarli i Ciel per non esser men belli ; Nè lo profondo Inferno gli riceve, Ch' alcuna gloria i rei avrebber d
Page 5 - Ma poi che fui al piè d' un colle giunto, là dove terminava quella valle, che m' avea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 8 - Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 10 - Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d' ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa, misericordia e giustizia gli sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, che girando correva tanto ratta, che d...
Page 4 - Et exultavit spiritus meus in Deo salutari meo. Quia respexit humilitatem ancillae suae; ecce enim ex hoc beatam me dicent omnes generationes Quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen ejus.
Page 9 - Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbi l'ombra di colui che fece per viltà il gran rifiuto. Incontanente intesi e certo fui che questa era la setta de' cattivi, a Dio spiacenti ed a
Page 1 - Ed ogni volta ch' elli erano in concistoro, e fusseno a ragionare d'alcune cose, si li dicevano: padre santo, tu vedi a che stato è il mondo , tu vedi che tal cosa si conviene fare per mantenere la ragione della Chiesa : la ragione dico le giuste ricchezze mondane acquistate , usurpate e tolte dallo imperio al tempo della sua vacazione : a te bisogna tènere cotal via e cotal modo , e tuttavìa mostrando li modi contra Dio e contra ragione. E costui veggendosi in cotale laberinto, pensò di rifiutare...

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