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cibi corporali, perchè manchiamo ogni giorno, e però abbiam bisogno del vivere ogni giorno; ma Dio volesse che almanco i giorni di festa udissero bene la messa. Che diremo di molti che vanno alla messa, e non hanno monda la coscienza ma sono in proposito di peccato? Ma che di quelli che vengono per peccare cioè per vedere l'amica, e altre cose? O empii e pazzi! empii, che non hanno fede alcuna nè riverenza al sacramento; pazzi, perché non temono il giudice presente. Or faresti tu avanti il principe e giudice tuo cosa alcuna degna di morte? Certo no; perchè adunque non temi tu in questo luogo? Perchè non sono puniti al presente quelli che fanno tai cose? Pensi tu questo, o uomo, che nascosamente fuggirai il giudicio di Dio ? Or dispregi tu le ricchezze della benignità sua e della tolleranza e della pazienza? Ignori forse che la benignità di Dio t' invita a penitenza? Ma secondo la tua durezza e cuore che non si pente, ti guadagni l'ira nel giorno dell'ira e della rivelazione nel giusto giudicio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le opere sue. Ecco che avete con qual intenzione dobbiate andare alla messa, cioè per render grazie di tanto beneficio, per offerir il sacrificio in odore di soavità per i peccati vostri, per torre il sacrosanto sacramento almeno spiritualmente. Con quale e quanta riverenza dovete star avanti il sacerdote ?

Io penso che secondariamente abbiamo a trattare di questa materia, cioè della composizione del corpo; circa la quale bisogna vedere tre cose. Primo della distanza corporale al sacerdote. Secondo dell'ordine. Terzo della riverenza corporale. Quanto al primo, perchè massimamente in questa vostra città alcuni stanno avanti il sacerdote di modo che lo risguardano in faccia, alcuni da lato, alcuni dopo le spalle, è da cercare qual sia meglio e più utile di questi. Dove nota primamente che il tabernacolo di Mosè e similinente il tempio di Salomone era distinto in santa sanctorum, nel qual luogo non entrava se non il sacerdote una volta l'anno, e in sancta, dove entravano tutti i sacerdoti, e in atrio nel quale erano i leviti; e il popolo risguardava dalla lunga sotto i portici, gli uomini separati in una parte, e le donne dall' altra. Dicovi adunque che non dovete stare a riscontro il sacerdote presso all' altare : Primo perchè così siete in sancta santorum, il quale luogo è più santo che non era anticamente, perchè ivi era l'arca ch' era la figura di Cristo, ma qui è Cristo e verità. Secondariamente per la riverenza di Cristo debbi star dalla lunga come peccatore, come

il pubblicano, e dire: sii propizio a me peccatore (1). Or pensi tu esser così mondo che possi audacemente star avanti di Cristo? Terzo per la figura, perchè il sacerdote è il capo e voi siete le membra. Se adunque la mano, o il piede fosse di sopra la testa, che mostro saria questo? Quarto, per causa del sacerdote, acciò non lo impedisca dalla orazione e parlare e dallo abbracciamento dello sposo; perchè si vergogna baciar lo sposo e dolcemente piangere in tua presenza. Onde tu impedisci le sue contemplazioni. Quinto per causa di te medesimo, perchè l'orazione del sacerdote è per te. Se adunque lo impedisci, non ha efficacia. Non dovete dunque per niun modo star avanti la faccia del sacerdote. E però gli altari si dovrebbero talmente disporre, che niuno vi potesse andare. Item non dovete star da lato, però che la prima ragione è contra di voi, perciocchè così siete in sancta sanctorum; la seconda ancora, perchè siete troppo appresso a Cristo; e la terza eziam, perchè il capo è sopraeminente ai membri; la quarta similmente, perchè ancora così il sacerdote non è occulto; e parimente la quinta, perchè s'impedisce il sacerdote dalla orazione. Oltre di ciò, vi si può ancora aggiungere la sesta, perchè vediamo nelle cose umane che i servi non stanno al lato del padrone egualmente; e il sacerdote rappresenta la persona di Cristo; onde lo debbi avere in riverenza come Cristo. Maravigliomi adunque come voi grandemente manchiate in queste due cose. Prima, perchè state avanti, e temo che lo facciate per curiosità. Voi siete al tutto cittadini curiosi e superstiziosi, e vi movete ad ogni novità. Secondariamente, che non avete alcuna riverenza ai sacerdoti. Tu dirai, non gusto la messa, se non gli sono appresso, nè parmi poter altramente esser partecipe di tanto sacrificio. Ma dimmi in che modo si tocca Cristo? In che modo sicte appresso di lui? Con la fede o col corpo? Al secondo mi dirai. Non è usanza appresso di noi. Adunque fate male, perchè se non volete onorarvi l'un l'altro, onorate almanco i sacerdoti del Signore. Ma che dirò io, che trattano i sacerdoti come servi, non gli danno onorata sedia? Ma Innocenzio terzo riprese l'imperatore Constantinopolitano, perchè non faceva il debito onore al suo vescovo e patriarca, ma facevalo sedere sotto lo scabello dei piedi suoi dalla parte sinistra. Essendo che, dice, che gli altri re e principi faccino onore ai

(1) Luc. 18.

vescovi e arcivescovi, e gli dian onorabil sedia, perchè lo defraudi del debito onore? Imperocchè il regno spirituale è più degno del temporale. Onde Constantino Imperatore chiamò il Papa Dio, come si ha nei decreti alla distinzione nonagesima sesta nel capitolo che comincia: Satis; e nel capitolo seguente, dice che se lui vedesse un prete, ovver monaco a peccare, lo coprirebbe col suo mantello, acciò non fosse veduto dagli altri. E leggesi nella istoria tripartita che congregati i vescovi nel concilio Niceno entrò Constantino e stette nell' ultimo luogo e dimandò licenza di sedere. E al presente non si obbedisce al Pontefice, quando non piace la obbedienza, nè si onorano i vescovi, nè i sacerdoti, e se peccano sono infamati da tutti. Ma perchè? Perchè ancora loro sono causa di questo, perchè peccano pubblicamente e si spongono in dispregio degli uomini. Il che predisse il Signore dicendo: Voi siete il sale della terra, e se il sale sarà fatto insipido, in che cosa si insalerà? Cioè se voi perdete la devozione e la carità, come potrete infiammar gli altri? A niente altro se non che sia mandato fuori e conculcato dagli uomini (1). Sono mandati fuori quando sono assoluti e privati degli officii, e da quelli sono conculcati. Nondimeno voi, cittadini, non peccate manco, perchè dovete in quelli onorar Cristo. Ma perchè abbiam tirato il parlar nostro più in lungo di quello che credevamo, e l'ora è già passata, è necessario interrompere questo ragionamento per la seguente domenica, a Dio piacendo, lo compiremo. Dovete adunque fratelli andar alla messa con gran reverenza, ivi nel debito modo collocarvi, come v' insegnerò nel seguente sermone, aiutandone le vostre orazioni appresso al Signore Gesù Cristo, il quale è Dio benedetto nei secoli. Amen.

(1) Math. 5.

SERMONE NONO

Nel quale si tratta della composizione del corpo e della mente nella messa.

La promissione fatta a vostre carità, dilettissimi, e non ancor risoluta mi costringe ancora oggi intermettere la sposizione della epistola del beato Giovanni. Però sapendo questo esservi grato ed utile, e non dispiacer al beato Evangelista, per congiungere il precedente sermone al seguente e per ridurvi a memoria le cose che ho detto di sopra, mi sforzerò di condurre a termine e perfezione quel che ho cominciato. Certamente abbiam detto che l'uomo fedele per tre cause principali va alla messa; primo per render grazie a Dio del beneficio della incarnazione e passione di Cristo; secondo per offerir a Dio l'ostia per i suoi peccati; terzo per torre almanco spiritualmente la comunione. E fu provato che non si dee porre avanti la faccia del sacerdote, nè stare dal lato di quello per questa causa, perchè non dee stare in sancta sanctorum, e perchè non dee presumere di starvi per la riverenza di Cristo, e acciocchè il membro non preceda il capo, cioè il sacerdote, e acciocchè nè anche lo impediate nell'orazione, e acciocchè abbiate in reverenza esso sacerdote, benchè oggidì non siano in alcuna riverenza i sacerdoti. Ma perchè proponemmo di dichiarar quanta doveria essere la distanza intra il popolo e il sacerdote, e che ordine doveria esser ritenuto dal popolo mentre ode la messa e con che riverenza la dee udire; e oltre di ciò abbiamo ancora promesso di dichiarare in che modo si doveria

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orare e contemplare alla messa; poichè abbiamo dichiarato che non si dee stare appresso il sacerdote, nè da lato di quello, resta a dimostrare le altre cose per ordine.

Primamente adunque occorre a dichiarare quanta distanza debbe essere intra il popolo e il sacerdote. Acciocchè adunque meglio intendiate questa cosa, e che si possa adattare a tutti i luoghi e altari, ti ridurrò in memoria la divisione del tabernacolo di Mosè, il quale si divideva in sancta sanctorum, in sancta, e l'atrio. Parmi adunque che sancta sanctorum dobbiamo pigliare per l'altare con i gradi o almanco coll'ultimo grado sopra il quale sta il sacerdote che celebra la messa. Cosi adunque come il solo sacerdote entrava in sancta sanctorum, niuno dee passar quel grado, nè anco i ministri, se non in caso di necessità e rare volte. Onde nota tu, ministro, che sempre non debbi stare circa l'altare, si perchè impedisci il sacerdote, si perchè quel luogo è troppo santo, ed è luogo del sacerdote, ma debbi così diligentemente preparare tutte le cose, che non ti sia necessario sempre andarvi; e la ragione è perchè quando Mosè vidde arder il pruno, volendo Mosè appropinquarsi, esclamò il Signore: Mosè, Mosè, non ti appropinquar qui, sciogli le scarpe dei tuoi piedi, perchè il luogo dove stai è terra sauta (1); e nondimeno l'angelo parlava ivi in persona del Signore; e similmente l'angelo apparendo a losuè con la spada in mano disse: sciogli le scarpe dei piedi tuoi perchè il luogo dove sei è santo (2). Se adunque il luogo dove stava l'angelo in persona del Signore era così santo che nè Mosè, nè losuè erano degni di starvi, se non scioglievano le scarpe dei loro piedi, quanto più santo è questo luogo nel quale, non l'angelo, ma il Signor degli angeli in persona propria corporalmente e mirabilmente sta? Sciogli adunque, o sacerdote, le tue scarpe, cioè i peccati e le operazioni morte (perochè le scarpe si fanno di pelle d'animali morti), acciò non sii trovato indegno di andare all' altare. Custodisci, dice l' Ecclesiaste, il tuo piede entrando la casa di Dio, e appropinquati per udire (3). Se adunque questo luogo è così santo, niuno dee presumere di andarvi appresso, se non quello che a questo effetto è deputato, acciocchè forse toccando indegnamente il luogo chia

(1) Exod. 3.
(2) Iosu. 5.
(3) Cap. 4.

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