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mato sancta, non muora. Or non furono uccisi i Betsamiti, settanta uomini del popolo, e cinquantamila della plebe, perchè viddero l'arca del Signore? Or il Signore non percosse Oza, perchè estese la mano all' arca del Signore? Sarà adunque il luogo del sacerdote fino al grado, che è sancta sanctorum; e in sancta entreranno soli i sacerdoti. Qui bisogna adunque descriver il luogo, il quale sia il luogo del ministro che tiene il luogo dei sacerdoti, e perchè non ha certo termine, bisogna in tutti i luoghi dar una regola generale, che convenga a tutti. Se è una capella piccola, non vi doveria entrar alcuno se non il sacerdote con i ministri, sì come eziam niuno doveva esser in sancta con i sacerdoti, e questo è statuito, ma non si serva. Imperocchè è stato statuito, che i laici non presumano di stare a sedere tra i chierici presso all' altare quando si celebrano i sacri misterii. Onde ancora santo Ambrosio vedendo Teodosio nel luogo dei sacerdoti mentre si celebrava la messa, mandò a lui dicendogli ch' ei non era degno di quel luogo, perchè la porpora ben faceva imperatore, ma non faceva sacerdote, e fecelo stare con i popolari. Il che osservò ancora Teodosio. Onde essendo in Constantinopoli e stando tra il popolo, il vescovo di quella città voleva che egli andasse ai cancelli dei sacerdoti, ma esso non volse andarvi, dicendo aver avuto questa dottrina da santo Ambrosio e disse: Solo Ambrosio ho conosciuto esser vero pontefice. Ma perchè gli è consueto che i secolari entrino nella cappella, si dee osservar almanco questo che sia qualche distanza tra il popolo e il ministro, sì che al ministro si servi tanto spazio ch'ei sia espedito in qualunque occorrente necessità, così che dal grado del sacerdote sia distanza di due braccia. E tu, o ministro, debbi esser presente in tutte le cose al sacerdote, e star attento se gli bisogna cosa alcuna, e se ti chiama per qualche necessità, e se alcuno non starà al suo luogo, lo debbi ammonire con carità, e quello che si muove dee ricevere ammonizione, e non come fanno molti che si perturbano lor medesimi e il sacerdote, e non manco eccitano il Signore contra di sè. Questo fanno gli stolti; ma i savi accettano le correzioni secondo quel detto: Riprendi il sapiente, e ameratti, c insegna il giusto e s'affretterà di tôrre la dottrina (1), ma chi sta nella sua pertinacia è superbo, e Dio resiste ai superbi, c

(1) Prov. 9.

SAVONAROLA, Opere. Vol. I.

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le cose alte conosce dalla lunga. Quando adunque il luogo sarà lasciato al ministro, il popolo occuperà il resto dello spazio quasi stando di fuori nell'atrio, ovvero nei portici del tempio. Onde si legge di Zacaria, il quale toccatagli la sorte di porre l'incenso, entrò nel tempio del Signore, e tutta la moltitudine del popolo, era di fuori orando all'ora dell' incenso (1). Ma si dee soggiungere con che ordine dobbiamo stare e udire la messa. Dice l'Apostolo ai Corintii: Tutte le cose si facciano onestamente e secondo l'ordine in voi. E di questo ordine mi espedirò brevemente.

Primamente non debbe esser confusione degli uomini e delle donne, acciò che non occorra qualche cosa disordinata e abominabile avanti il Signore; perchè, dice la scrittura: La donna prende la preziosa anima dell' uomo; e l'occhio mio, dice Hieremia profeta, ha depredato l'anima mia in tutte le figliole della mia città (2). Bisogna adunque porvi ordine. Nel primo luogo gli uomini, e poi le donne, perocchè dice l'Apostolo: Cristo è capo di ogni uomo, e l'uomo è capo della donna, e Dio è capo di Cristo; e la ragione ne è ancora perchè l'uomo dee esser più propinquo per udir quello che debbe insegnare, e alla donna non s'appartiene d'insegnare, anzi è proibita d'insegnare pubblicamente in chiesa. Onde l'Apostolo dice: È brutta cosa alla donna a parlare in chiesa, perchè debbono a casa dimandar ai lor mariti. Onde dice: Ma se vogliono imparare alcuna cosa dimandino a casa ai lor mariti (3). È ancora conveniente che siano discoste dal sacerdote, e questo è contra alcune che vengono adornate, e si appropinquano, ovvero si pongono dal lato, acciocchè possono esser vedute dal sacerdote, non pensando che sono arme del diavolo contra il sacerdote, e alle volte il sacerdote, non avvedendosi ovver non pensando alza gli occhi, ed ecco che gli occorre la donna con ornamento da meretrice, apparecchiata a prender le anime, e così distrugge ogni devozione del sacerdote, essendo il diavolo sempre apparecchiato a metter in testa i cattivi pensieri; e tu, donna stolta, sei causa che tanto sacrificio qualche volta non sia grato al Signore. E gli uomini

(1) Luc. 1.
(2) Thren. 3.
(3) 1. Cor. 14.

si debbono ordinare secondo le proprie dignità, e se non appare dignità onorisi la vecchiezza, sì che i più vecchi siano avanti i più giovani, perchè i più vecchi debbono udir quello che insegnino ai giovani. Dimanda, dice il profeta, al padre tuo, e annunzieralti, i tuoi maggiori e diranti (1). Ma nelle donne è il contrario, le più giovani deono precedere, perchè gli è pericolo non aver la figliola giovanetta avanti gli occhi per le paure notturne che dai cattivi uomini non siano corrotte mentre non hanno custodia. Nella figliola che si volta, dice l'Ecclesiastico, sta' in guardia, acciocchè trovata l'occasione non usi male sè medesima. E questo istesso intendo delle serve giovani, le quali si debbono avere in questo conto come figliuole, che vadano avanti le serve più vecchie, ovvero almeno così presso alla padrona che non possino male usare sè medesime nè con cenni, nè con parole. E io so, madonne, che in questo è gran difetto. Voi mandate qua e là le vostre serve giovani, e nascono molti scandali; non ti fidar del marito, nè del figliolo, nè di alcun uomo che sia in casa, ferma la custodia sopra la serva tua. La donna sapiente edifica la casa sua e la stolta colle sue mani la distrurrà; e non dire, la è buona, perchè i cattivi parlamenti corrompono i buoni costumi; l'uomo parla a quella, e sono le parole sue più morbide che l'olio, e esse sono coltelli. Tutte le cose adunque, dice san Paolo, si facciano onestamente in voi e secondo l'ordine, perchè questo è grato appresso a Dio. Ordinate adunque le parti; veniamo alla

reverenza.

E primamente quanto alla reverenza che si fa con l'inchinare del capo, ovvero nell' inginocchiarsi quantunque minimo, dovele insegnare i vostri figliuoli che quando nella messa, ovvero ancora in altre orazioni e tempi odono il nome del Signore Gesù, e ancora della vergine Maria, rendano grazie del beneficio della incarnazione e della redenzione per loro fatta, perchè nel nome di Gesù si piega ogni ginocchio di quelli che sono in cielo, in terra, e nell'inferno. Item quando si dice il Credo a quella parola che dice: di Maria vergine, e fu fatto uomo, con esso sacerdote anco le donne s'inchinino, rendendo grazie a Dio di tanto beneficio; e similmente nell' evangelio di san Giovanni nel fine a quella parola che dice: e il Verbo fu fatto carne. Secondo vediamo se 'l

(1) Deutor. 32.

popolo dee star in piedi o sedere ovvero inginocchioni sempre ad orare. E certamente in alcuna parte bisogna star in piedi, siccome quando si dice lo evangelio, perchè questo è stato ordinato, cioè che si debba udir l'evangelio stando in piedi verso l'evangelio col capo chino. Nel vero stando in piedi per dimostrarsi apparecchiato ad ubbidire, come dice l'Apostolo: Calciati i piedi nella preparazione dell' evangelio della pace, per dimostrare che ancora tu sei preparato a tenere la retta fede dell'evangelio, e per quello sollevarti per la speranza alle cose eterne, perchè la virtù di Dio è nella salute ad ognuno che crede. Abbi ancor la faccia verso lo evangelio, non voltar le spalle, acciocchè dimostri che vuoi contemplare e abbracciare l'evangelio, e non voltar le spalle per i peccati ovvero quasi come ti vergogni. Item inchinato il capo; perchè le parole di Dio si deono udire con reverenza, onde ancora si dee scoprir il capo; e questo medesimo intendi delle donne, eccetto che non deono scoprirsi il capo, perchè non è distinzione in questo quanto alle dette ragioni. Item in alcuna parte della messa bisogna adorare in ginocchioni, come quando si comincia la messa, cioè quando il sacerdote fa la confessione, acciocchè cada uno umiliatosi confessi esser peccatore e indegno di presentarsi in questo luogo, perchè non è uomo giusto in terra che faccia bene, e che non pecchi; e massimamente si dee star in ginocchioni nella elevazione del Corpo del Signore fino alla assunzione del Sangue. Ma è distinzione tra il sacerdote e il ministro e il popolo; perchè il sacerdote mai non dee star troppo inginocchiato, ancor che debba reverentemente adorare; perciocchè dee star diritto per gran contemplazione in quell' atto, e esser discosto dal popolo come il pastore del gregge, onde lui debbe alzar la mente con le mani, e pregar per tutti. Intra l'atrio e l'altare, dice Ioel profeta, piangeranno i sacerdoti e ministri del Signore, e diranno: perdona, Signore, perdona al popolo tuo (1); e l'Apostolo: Certamente ogni pontefice assunto da tutti, è constituito per gli uomini in queste cose che sono a Dio per offerir i doni e sacrifizi per i peccati, il quale si possa condolere a questi che non sanno, e che fallano (2); e però dee star dritto in gran contemplazione,

(1) Cap. 2.
(2) Hebr. 5.

acciocchè quando per quella sarà avanti a Dio, offerisca piangendo i peccati dei deliquenti, acciò così si faccia il suo sacrifizio accettabile al Signore. Avvertite adunque, o cittadini, considerate quai sacerdoti vi bisogni avere, acciocchè per avventura non facciate sacerdoti quelli che non solamente non siano dirizzati alla contemplazione, ma siano più depressi e immersi nelle cose terrene ec. Come pregheranno questi per voi, non essendo amici del Signore? Forse ecciteranno l'ira di Dio contra di voi. Io maledirò, dice Dio per Malachia profeta, alle vostre benedizioni (1). Item il ministro dee sempre star in piedi, se non quando si leva il corpo del Signore, perchè ancor lui debbe come gli altri adorare, ma dipoi dee stare in piedi come apparecchiato a tutti i servizi; onde ancora stanno in piedi alla messa grande. Però nota, ministro, che debbi esser diligentissimo circa le cose che far si debbono; perchè maledetto l' uomo che fa l'opera di Dio negligentemente, dice Ieremia (2): per tanto lo debbi vestir con diligenza, e veder che non gli manchi cosa alcuna, e far che tutte le cose si faccino quietamente, che 'l sacerdote non si perturbi, acciò possa attendere alla contemplazione. E il popolo deve adorare fino che il corpo e il sangue del Signore è sopra l'altare, ma non con un solo ginocchio, nè porsi sopra i luoghi alti, ma adorare umilmente, nè mai debbe sedere in quel tempo (contra il qual ordine fanno alle volte le donne); e fuor di questo tempo sia in libertà di cadauno di servar la sua consuetudine; ed è consueto che non si seda nelle messe basse. Meglio è adunque o star in piedi con reverenza, o in ginocchioni.

Quanto al terzo, del capo che si debba coprire o discoprire é differenza tra gli uomini le donne. Gli uomini debbono orare col capo discoperto, come dice l'Apostolo, e massimamente quando si dicono le orazioni, e quando si legge l'evangelio, e quando il corpo del Signore è sopra l'altare. E molti oggidi orano pubblicamente col capo coperto senza riverenza. Ma che dice l'Apostolo? Ogni uomo che óra, ovver che profeta col capo coperto, contamina il capo suo (3). Ma le donne debbono orare col capo velato, e non come fanno al presente queste donne, le quali per

(1) Malach. 2.

(2) Cap. 48.

(3) 1.Cor.11.

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