Raffaello

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N. Zanichelli, 1885 - 290 pages
 

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Popular passages

Page 235 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 142 - VS mi scrive; ma nelle sue parole riconosco l'amore che mi porta; e le dico che per dipingere una bella, mi bisognerebbe veder più belle; con questa condizione, che VS si trovasse meco a far scelta del meglio: ma essendo carestia e di buoni giudici e di belle donne, io mi servo di certa idea che mi viene alla mente. Se questa ha in sé alcuna eccellenza d'arte, io non so: ben mi affatico di averla.
Page 264 - La mossa coll'* ombrar Veneziano E il degno colorir di Lombardia; Di Michelangiol la terribil via II vero natural di Tiziano, Di Correggio lo stil puro e sovrano E di un Raffael la vera simmetria; Del Tibaldi il decoro e il fondamento, Del dotto Primaticcio l'inventare, E un po...
Page 164 - Spero bene di non cadervici sotto; e tanto più, quanto il modello ch'io ne ho fatto, piace a Sua Santità, ed è lodato da molti belli ingegni; ma io mi levo col pensiero più alto. Vorrei trovar le belle forme degli edifizii antichi ; né so se il volo sarà d'Icaro. Me ne porge una gran luce Vitruvio; ma non tanto che basti.
Page 236 - Officio ogni dì con divozione , e digiunasse due o tre giorni della settimana , oltre «'digiuni ordinati; non gli credevano più. E certo é gran fatica volere essere Signore temporale, ed essere tenuto religioso; perché sono due cose che non hanno convenienza alcuna insieme ; perché chi considera bene la legge Evangelica , vedrà i Pontefici, ancora che tenghino il nome di Vicarii di Cristo, avere indutto una nuova Religione...
Page 183 - ... opere in compagnia di Rafaello, stavano uniti e di concordia tale, che tutti i mali umori nel veder lui si ammorzavano, ed ogni vile e basso pensiero cadeva loro di mente. La quale unione mai non fu più in altro tempo che nel suo; e questo avveniva, perché restavano vinti dalla cortesia e dall'arte sua, ma più dal genio della sua buona natura, la quale era sì piena di gentilezza e sì colma di carità, ch'egli si vedeva che fino gli animali l'onoravano, non che gli uomini.
Page 99 - E darli a' suoi, sarà il primo discorso. E qual strozzato, e qual col capo mozzo.
Page 183 - ... infimi. E certo fra le sue doti singolari ne scorgo una di tal valore, che in me stesso stupisco ; che il cielo gli diede forza di poter mostrare...
Page 164 - Signore con l'onorarmi m'ha messo un gran peso sopra le spalle; questo è la cura della Fabbrica di S. Pietro. Spero bene di non cadervici sotto; e tanto più, quanto il modello...
Page 142 - Della Galatea mi terrei un gran maestro , se vi fossero la metà delle tante cose che VS mi scrive : ma nelle sue parole riconosco l'amore che mi porta e le dico * (che per dipingere una bella mi bisogneria veder più belle) con questa condizione che VS si trovasse meco a fare scelta del meglio.

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