Storia dei viaggiatori italiani nelle Indie orientali, compilata da Angelo de Gubernatis: Con estratti d'alcune relazioni di viaggio a stampa ed alcuni documenti inediti

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F. Vigo, 1875 - 400 pages
 

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Popular passages

Page 290 - Aleam, quod mirere, sobrii inter seria exercent tanta lucrandi perdendive temeritate, ut, cum omnia defecerunt, extremo ac novissimo jactu de libertate ac de corpore contendant.
Page 196 - Ma così è, che qua i venti ci sono in maniera fortunosi, e talmente conturbano la marina, che altri si spaventa della sola vista. Ma oltre alla tempesta che menano, succede una novità bellissima; che e' conturbano l'arene del fondo del mare, sicchè elle vengono a far siepe su la foce e bocca de...
Page 194 - Piacerà1 a Dio che io possa fare il medesimo : cosa desiderata da me grandemente, per venire a servire VS, della quale starò con molto desiderio aspettando nuove, e pregando Iddio che me le mandi quali io vorrei. Di questa città di Santa Croce di Coccino, a' 27 di gennaio 1585.* Di VS molto illustre Aff.»™ ser.re LXXXIX.
Page 307 - Ippocrate tirate da queste genti , siccome e' presumono, mostrando memorie antichissime, che in ogni tempo seppero più che adesso. Tra gli altri, ho veduto un capitolo sopra quella definizione della medicina...
Page 189 - ... minuzzoli che dipoi desinare avanzano sopra la tovaglia, che sono scossi in terra da chi la ripiega: viene la servente, e si gli spazza e gettagli tra la spazzatura. Vengono di Portogallo ogni anno 2500 o 3000 uomini e fanciulli della più perduta gente che vi sia ; gettansene al mare la quarta e la terza parte, e talvolta la metà; gli altri, che giungono vivi, sono posti in terra: viene la morte o la furfanteria, e...
Page 189 - ... avanzano sopra la tovaglia, che sono scossi in terra da chi la ripiega : viene la servente, e sì gli spazza e gettagli tra la spazzatura. Vengono di Portogallo ogni anno 2500 o 3000 uomini e fanciulli della più perduta gente che vi sia; gettansene al mare la quarta e la terza parte, e talvolta la metà; gli altri, che giungono vivi, sono posti in terra: viene la morte o la furfanteria, e li raccoglie tutti, e per la maggior parte fanno la mala fine, tirandone...
Page 190 - ... superstizione tanto terribile, che, a considerare le azioni loro, paiono cose favolose o sogni: perché dal non mangiare carne pel rispetto sopra detto, al ricomperare la vita degli animali che ammazzano i Cristiani et i Mori, al fare lo spedale per gli uccelli ed altre bestie inferme, al dare libertà agli uccelli presi, al consumare molti fardi di riso ogni anno in casa loro perché i topi non pure ne vivano ma ne sguazzino, è differenza tanto grande, che non può altrui non si maravigliare.
Page 190 - ... tanto è diversa la loro lingua da quella nella quale è la loro scienza, che a impararla pongono 6 anni di tempo: avvegnaché e'non faccino come li Ebrei, che insegnano la lingua delle leggi a' figliuoli loro, come s'insegna tra noi parlare a' pappagalli ; ma costoro hanno la grammatica, e se ne servono.
Page 190 - Non beono vino, né volentieri ne sentono ragionare; e tutto è (per quanto un medico di questa setta mi veniva raccontando) indiritto a non perturbare col cibo e col bere superchio la loro speculazione, ancora che ciò sia passato da poi in una superstizione tanto terribile, che, a considerare le azioni loro, paiono cose favolose o sogni: perché dal non mangiare carne pel rispetto sopra detto, al ricomperare la vita degli animali che ammazzano i Cristiani et i Mori...
Page 195 - Inverno, che è la prima; la seconda è la stagione de' terreni, e la terza è la state. Questo inverno comincia qui dai 15 ai 20 di maggio, e generalmente al pieno della luna, che accade in quel tempo. Viene repentinamente, e fa dalla stagione che lo precede (come diceva il Castelvetro) strano trapasso e senza consolazione di mezzo temperamento...

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