Storia generale dell' Inquisizione ...: colla vita dell' autore, Volume 3

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Page 499 - ... tutti a render testimonianza. anche i nemici, tutte le persone infami, anche spergiuri , ruffiani, meretrici ed ogni altro: che non debbasi dar nota de' testimoni e de' loro detti: non si ricevano appellazioni.
Page 506 - Napoli; e quando furono lette, fu incredibile l'amor de' giovani verso questo scrittore, presi non meno dalla sua dottrina, che dalla grande e varia letteratura; onde in breve tempo si fecero tutti Gassendisti, e questa filosofia era da' nuovi filosofanti professata.
Page 496 - Calvino è del febbraio 1556. non desiderasse vederlo, come fecero don Francesco e don Alfonso da Este fratelli del duca di Ferrara , il principe di Salerno, Ottavio Farnese duca di Parma e di Piacenza. Menava vita frugale ed operosa; e quantunque fosse chiamato per antonomasia il marchese, era nulladimeno umile e caritatevole. Ecco adunque l'uomo che visitò il Nolano nella osteria di Ginevra...
Page 495 - Galeazzo consultò con Calvino del divorzio; ma Calvino non volle esser solo a risolverlo. Fece che si consultasse il caso con altri ministri negli Svizzeri e Grigioni, e sopra tutti con Pietro Martire Vermiglio, che si trovava allora a Zurich, e si mandarono a tutti lettere circolari.
Page 484 - Sessa, ior governadore, ad occorrervi, sarebbero accadute in Milano le medesime rivoluzioni e tumulti che avvennero in Napoli nel governo di don Pietro di Toledo. Ferdinando Consalvo di Cordova, duca di Sessa, che allo'ra era succeduto al marchese di Pescara, per non vedere nel principio del suo governo questi moti...
Page 506 - Gassendo , scoprivano gli errori del poeta e gli detestavano a' giovani , ed insegnavano , che quella filosofia non fosse da seguirsi in maniera , sì che non dovesse sottoporsi alla nostra religione. ( Con tutto , che dagli accademici investiganti fosse usata in ciò molta precauzione, e prudenza: non poterono i giovani Napoletani sfuggire i falsi rapporti , che spargevano per Europa i monaci , accagionandogli, che per questi studj non ben sentivano dell'immortalità dell
Page 506 - Cornelio, famoso medico e filosofo di que' tempi, fosse stato il primo ad introdurvele. Si diedero perciò i giovani, e spezialmente i medici, a studiarle, ed in poco tempo, abbandonata la filosofia di Epicuro, s'appigliarono a quella di Renato; e coloro.che prima erano Gassendisti, divennero a lungo andare fieri ed ostinati Renatisti. II vedersi per questi nuovi studi non solo abbandonate le scuole de...
Page 480 - Inquisizione di Spagna contro i Mori e gli ebrei a tempo di Ferdinando il Cattolico; ora quest'avversione la vedremo assai più crescere per li nuovi e più terribili modi del tribunale d'Inquisizione di Roma sollo il ponlific.Uo di P.iolo IV napoletano.
Page 488 - Napoli fu duopo al doca d'Alcalà usare il medesimo rigore. Erano ancor quivi rimasi molti semi di falsa dottrina. Le conversazioni che si tennero a tempo del Toledo in casa di Vittoria Colonna e di Giulia Gonzaga, sospette d'eresia, avevano contaminati molti.
Page 484 - ... in quest'anno 1563 diploma. Quando i Milanesi furono di ciò avvisati, non avendo essi meno che i Napoletani quel tribunale in orrore, s'esasperarono in maniera, che se non fosse stata presta la somma prudenza del duca di Sessa, ior governadore, ad occorrervi, sarebbero accadute in Milano le medesime rivoluzioni e tumulti che avvennero in Napoli nel governo di don Pietro di Toledo.

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