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è bene che Piccarda ( Par. 3, 98 ) chiama 'donna' s. Chiara; ma in questo caso, affatto eccezionale del resto, si potrebbe vedere come un riferimento alla donna, all' archimandrita, alla guida terrena, piuttosto che all' anima di quella pianticella spirituale' di s. Francesco. Donna', Nostra Donna', e Donna del cielo', è anche chiamata la Vergine; ma la Vergine è stata sempre chiamata così; nè ad alcuno è mai venuto in mente d' invocare la Madonna, chiamandola anima della madre del Redentore. Del resto, Maria fu assunta in cielo con tutto il corpo, e bene è anche donna in cielo (').

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17, 7; 17, 114; 18, 4; 21, 2; 22, 100; 23, 10; 24. 32; 25, 16; 25, 110; 25, 115; 26, 10, da s. Giovanni; 26, 68; 26, 82; 26, 119 ·tua donna'; 27, 76; 28, 40; 28, 61; 28, 86; 31, 56; 31, 79; 32, 137 ‘tua donna'. Cfr. Par. 27, 88 La mente innamorata, che donnea Con la mia donna sempre...', con Par. 24, 118 La grazia, che donnea Con la tua mente..." Inf. 2, 94 Donna gentile', l'Innominata; 2, 124 tre donne benedette', le tre Grazie; 10, 80 donna che qui nell' inferno ] regge', Proserpina; 19, 57 bella donna', la Chiesa di Roma; 32, 10‘donne, le Muse; Purg. 1, 91 ‘donna del cielo, Virtù, Grazia divina (cfr. v. 68, Beatrice); 9, 55 'don. na', Lucia; 9, 88 Donna del cielo, Grazia divina (Lucia ); 19, 7 'femmina balba', la Sirena; 19, 26 donna santa e presta', la Ragione; 28, 40 donna soletta, Matelda; 28, 43 e 148 bella donna', Matelda; e così, 'donna' e 'bella donna', Matelda, in più luoghi; 29, 121 tre donne, le Virtù teologali; 29, 130 quattro [donne]', le Virtù cardinali; e così, 'donne' e sette donne', le sette Virtù, 32, 25, e 33, 3, e 33, 109; Par. 11, 58 · donna', la Povertà; 20, 127 6 tre donne le Virtù teologali.

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(4) Cfr. Par. 25, 127. Non credo che a codesta mia argomen tazione si vorrà anche obbiettare, che il poeta parlando di anime di defunti dice (Inf. 4, 29) che erano turbe... E d'infanti e di femmine e di viri'; qui si parla della loro apparenza, della lor vanità che par persona. Dice infatti Virgilio: Tu non dimandi Che spiriti son questi che tu vedi?' Nè maggior valore avrebbe l'altra obbiezione, che il poeta dice d'avere inteso (Inf. 5, 71) Nomar le

Indici della pura allegoricità

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Comunque, Beatrice è anche chiamata diva' (Par. 4, 118). Ma diva' è chiamata la Musa (Par. 18, 82 ), e 'dei' le Intelligenze come la Fortuna (Inf. 7, 87 ), e 'tre dee' tre ordini di Angeli ( Par. 28, 121 ), e ' dee' le Virtù teologali (Purg. 32, 8), che, come le cardinali, sono anche chiamate 'vergini' e 'sorelle' di Beatrice ( Purg. 33, 7 e 11). E qui non vi sono eccezioni.

Un altro indizio che Beatrice non è l'anima d'una morta, si potrebbe vedere in ciò, ch' essa parla della resurrezione della carne come se non dovesse, con tutte le anime beate dei defunti, partecipare a quella novissima gloria (Par. 7, 142-148; 14, 13-18).

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Non mi pare poi che sia da esagerare la portata del fatto, che Beatrice ha nel convento delle bianche stole' il suo scanno. Veramente, ella siede con l'antica Rachele' (Inf. 2, 102; Par. 32, 8); e la cosa è già un po' indeterminata. Tuttavia, nel convento delle bianche stole c'è anche il simbolo della potestà imperiale al posto dell' alto Arrigo, che è ivi aspettato. Or chi ci assicura che il poeta, 'figliuol di Grazia' (Par. 31, 112), non avrà voluto con la figurazione di Beatrice nella Rosa celeste, presentarci un'altra faccia del suo bel prisma? chi ci assicura ch'egli non avrà voluto porre nel seggio che vagheggiava a sè riserbato, il simbolo della sua teologica Musa? i simboli di quella sua Grazia divina, al cui piacere egli pregava che l'anima sua un giorno si liberasse dal corpo? Certo, l' indeterminatezza della figurazione ben si attaglierebbe a tale intendimento riposto. La congettura è un po' campata in aria; ma intorno a codesti indovinelli allegorici, quante ipotesi hanno più solido fondamento?

donne antiche e i cavalieri. Nella rassegna di quelle anime (*aninime affannate' chiama il poeta due di quelle 'ombre') si dice ch'es se furono, non sono, donne e cavalieri.

E qui abbiamo veramente finito. Ma non oso dire che sia finita la questione di Beatrice. Vorrei soltanto sperare che, in sede di critica positiva, si finirà, un giorno o l'altro, di trattar l'ombre come cosa salda; e che, dopo questa mia qualunque fatica,

con miglior voci

Si pregherà perchè Cirra risponda.

NOTE AGGIUNTE

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