La logica mista e filosofia moraleTip. di Aureli, 1842 |
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abbiamo alcuni ammettere armonia prestabilita associa ateismo azioni libere bello bisogna certo chiama circostanze colla Condillac connessione conoscenza conoscere consiste corpo coscienza deducono denotare desiderio determina dice diritto diverse dolore domma dottrina effetto eglino elementi soggettivi Elvezio errori esempio esiste esistenza esperienza esso esterni eziandio facoltà falso felicità filosofi fisica forza generale geroglifico giammai giudizio giudizio analitico idee Kant l'esistenza l'esperienza l'idea l'oggetto l'uomo legge leggi del moto Leibnitz linguaggio luogo male Malebranche meditazione metafisica mezzo mica modificazioni monadi morale nasce natura naturale necessario nozione oggetti osservato parliamo passioni pensiere percepisce percezione piacere piaceri piacevole poligamia possono presente primitive principio produce proposizione proprio pure qualità quistione rapporto raziocinio realtà rienza riguardo scienza segue sembra semplice sensazioni sensi sensibilità sentimento sieno simili similitudine sintesi sistema sofisma specie spirito umano stra suoni suppone tale tivi trascendentale trova turale uomini uomo vede verità virtù virtuoso vocabolo volontà zione
Popular passages
Page 453 - Di persona era tanto ben formata, quanto me' finger san pittori industri ; con bionda chioma lunga et annodata: oro non è che più risplenda e lustri. Spargeasi per la guancia delicata misto color di rose e di ligustri; di terso avorio era la fronte lieta, che lo spazio finia con giusta meta.
Page 454 - La bocca sparsa di natio cinabro ; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello e dolce labro ; Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro ; Quivi si forma quel suave riso, Ch' apre a sua posta in terra il paradiso.
Page 454 - Bianca nieve è il bel collo, e '1 petto latte; il collo è tondo, il petto colmo e largo: due pome acerbe, e pur d'avorio fatte, vengono e van come onda al primo margo, quando piacevole aura il mar combatte.
Page 433 - Nè, come altrove suoi, ghiacci ed ardori Nubi e sereni a quelle piagge alterna ; Ma il ciel di candidissimi splendori Sempre s'ammanta, e non s'infiamma o verna, E nudre ai prati l'erba, all'erba i fiori. Ai fior l'odor, l'ombra a le piante eterna.
Page 433 - ... 1 monte ampio ed aperto. Aure fresche mai sempre ed odorate vi spiran con tenor stabile e certo, né i fiati lor...
Page 453 - Sotto quel sta, quasi fra due vallette. La bocca sparsa di natio cinabro. Quivi due filze son di perle elette. Che chiude, ed apre un bello e dolce labro; Quindi escon le cortesi parolette, Da render molle ogni cor rozo e scabro; Quivi si forma quel soave riso, Ch' apre a sua posta in terra il paradiso.
Page 301 - La nozione del dovere sorte dall'interno di noi medesimi, ed applicandosi alle azioni che si presentano allo spirito costituisce quei giudizi che sono precetti o comandi...
Page 311 - Alcuni filosofi alemanni hanno preteso che l'obbedienza al dovere deve essere l'effetto del puro rispetto della ragione per la legge, senza alcuna specie di piacere, né di amore. Una tal dottrina è falsa e contraria alla testimonianza irrefragabile della coscienza. Il sentimento della propria virtù sarà sempre per l'uomo uno dei...
Page 493 - Lassai quel , eh' i' più bramo ; ed ho si avvezza La mente a contemplar sola costei, Ch'altro non vede; e ciò, che non è lei, Già per antica usanza odia e disprezza. In una valle chiusa d'ogni 'ntorno, Ch' è refrigerio de' sospir miei lassi , Giunsi sol con Amor, pensoso e tardo.
Page 454 - Si vede al fin de la persona augusta II breve, asciutto e ritondetto piede. Gli angelici sembianti nati in cielo Non si .ponno celar sotto alcun velo.