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parecchiano questa benedizione ch'è promessa, perchè sia apparecchiata (quando io verrò, e questo voglio che facciate), secondo che benedizione, e non secondo che la avarizia.

6. E questo udite, che quelli che poveramente semina, poveramente miete (e raccoglie); e quelli che semina in benedizioni, riceve vita eterna.

7. E ciascuno faccia secondo che gli è posto in cuore, non (faccia) con tristizia, nè perchè egli vi sia distretto per alcuna persona; perchè Dio ama colui che dà allegramente.

8. Ma Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia, acciò che abiendo voi in tutte le cose (compimento e) bastanza, possiate abbondare in ogni buona opera,

9. secondo ch'è scritto: disperse, diede a' poveri; e la giustizia di lui (sta ferma e) dimora in tutti li secoli.

10. Ma quelli che dà del seme a seminare, sì darà il pane a manducare, e moltiplicherà il vostro seme, e accrescerà (il compimento e) l' accrescimento delle biade della vostra giustizia,

6. Hoc autem dico: Qui parce seminat, parce et metet; et qui seminat in benedictionibus, de benedictionibus et metet.

7. Unusquisque prout destinavit in corde suo, non ex tristitia, aut ex necessitate: hilarem enim datorem diligit Deus.

8. Potens est autem Deus omnem gratiam abundare facere in vobis, ut in omnibus semper omnem sufficientiam

habentes, abundetis in omne opus bonum,

9. sicut scriptum est: Dispersit, dedit pauperibus: justitia ejus manet in sæculum sæculi.

10. Qui autem administrat semen seminanti, et panem ad manducandum præstabit, et multiplicabit semen vestrum, et augebit incrementa frugum justitiæ vestræ,

11. acciò che in tutte le cose arricchiti, possiate abbondare in ogni purità; la quale cosa adopera per noi, e referisce grazie a Dio.

12. E nel ministerio di questo officio non solamente [supplisce] quelle cose che vengono meno alii santi, ma eziandio abbonda in molti referimenti di grazie nel Signore,

13. per il provamento di questo servizio, glorificando Dio nella obbedienza della vostra confessione, nell' evangelio di Cristo, e nella purità della vostra communanza in coloro, e in tutti,

14. per il priego che facemmo per voi, e per la soprastante grazia di Dio in voi.

15. Referisco grazie a Dio del suo dono, (che dona alli suoi fratelli), il quale non si può dire.

11. ut in omnibus locuple- | in obedientia confessionis ve tati abundetis in omnem sim plicitatem, quæ operatur per nos gratiarum actionem Deo.

12. Quoniam ministerium hujus officii non solum supplet ea quæ desunt sanctis, sed etiam abundat per multas gratiarum actiones in Domino,

13. per probationem ministerii hujus, glorificantes Deum

stræ, in Evangelium Christi, et simplicitate communicationis in illos, et in omnes,

14. et in ipsorum obsecratione pro vobis, desiderantium vos propter eminentem gra tiam Dei in vobis.

15. Gratias Deo super inenarrabili dono ejus.

CAPO X.

1. E io medesimo Paulo prego voi, per la mansuetudine e per la benignità di Cristo, il quale certamente in faccia son umile davanti da voi, e non presente confidomi in voi.

2. Ma vi prego, chè io presente non ardisco, per quella confidanza che io mi penso d'ardire in alquanti, li quali pensano che noi andiamo secondo la carne.

3. Imperò che andando in carne, non combattiamo secondo la carne.

4. Ma certo l'arme del nostro combattimento non son carnali, ma sono potenza di Dio a distruggimento de' nemici; e siamo distruggitori de' malvagi consigli (del corpo),

5. e d'ogni altezza che si leva (in superbia e) contro la scienza di Dio, recando in cattività ogni intelletto al servizio di Cristo.

CAPUT X.

1. Ipse autem ego Paulus obsecro vos per mansuetudinem et modestiam Christi, qui in facie quidem humilis sum inter vos, absens autem contido in vobis.

2. Rogo autem vos, ne præsens audeam per eam confidentiam, qua existimor audere in quosdam, qui arbitrantur, nos tamquam secundum carnem ambulemus.

3. In carne enim ambulantes, non secundum carnem militamus.

4. Nam arma militiæ nostræ non carnalia sunt, sed potentia Deo ad destructionem munitionum, consilia destruentes,

5. et omnem altitudinem extollentem se adversus scientiam Dei, et in captivitatem redigentes omnem intellectum in obsequium Christi,

6. E siamo (inanimati e) pronti per vendicare ogni inobbedienza, quando sarà compiuta la vostra obbedienza.

7. Vedete quelle cose che sono secondo faccia. Se alcuno si pensa d' essere di Cristo, queste cose pensi appo sè; chè secondo ch' egli è di Cristo, così

siamo ancora noi.

8. Ma se alcuna cosa più che io non debbia mi son gloriato della signoria, la qual ci diede il Signore per edificamento, e non per distruggimento vostro, non me ne vergognerò.

9. Adunque, imperò che io non voglio che altri pensi che io vi voglia spaventare (e impaurire) con mie epistole;

10. chè certo le epistole, dicono alquanti intra noi, son gravi e forti; ma la presenza del (suo) corpo è debile, la e (sua) parola è contendibile (e da nulla); 11. or si pensino questi, che sì dicono, che tali quali noi siamo di lungi con parole nell' epistole, altrettali saremo a loro presenti col fatto.

6. et in promtu habentes ulcisci omnem inobedientiam, cum impleta fuerit vestra obedientia.

7. Quæ secundum faciem sunt, videte. Si quis confidit sibi Christi se esse, hoc cogitet iterum apud se: quia, sicut ipse Christi est, ita et nos.

8. Nam, etsi amplius aliquid gloriatus fuero de potestate nostra, quam dedit nobis Dominus in ædificationem, et non in destructionem vestram, non

erubescam.

9. Ut autem non existimer, tamquam terrere vos per epistolas:

10. quoniam quidem epistolæ, inquiunt, graves sunt et fortes: præsentia autem corporis infirma, et sermo contemtibilis:

11. hoc cogitet qui ejusmodi est, quia, quales sumus verbo per epistolas absentes, tales et præsentes in facto.

12. Chè certo noi non avemo ardire d' agguagliarci a molti li quali lodano sè medesimi; ma noi, misurando noi medesimi, agguagliamo noi a noi.

13. E ancora noi (se avanziamo in grandezza) [non ci glorieremo] oltra misura, ma secondo la misura della regola la qual Dio ha ordinata in noi, misura di potere venire (e durare) insino alla fine di voi.

14. E non ci soprastendiamo noi, secondo che quelli che non ci vergogniamo; a voi noi veramente venimmo con l' evangelio di Cristo.

15. Chè noi non siamo vantatori in grandezza con l'altrui fatica; ma avemo speranza nella fede vostra che cresce, e d' essere pagati secondo la d'essere nostra regola in abbondanza,

16. in quelle cose che son oltra di voi evangelizzanti; e non in aliena regola, in quelle cose che son apparecchiate, ci dobbiamo gloriare.

17. Quelli che si vanta (e che si prega), in Dio si vanti.

sti.

12. Non enim audemus in- | pervenimus in Evangelio Chriserere, aut comparare nos quibusdam, qui seipsos commendant; sed ipsi in nobis nosmetipsos metientes, et comparantes nosmetipsos nobis.

13. Nos autem non in immensum gloriabimur, sed secundum mensuram regulæ, qua mensus est nobis Deus, mensuram pertingendi usque ad vos.

14. Non enim quasi non pertingentes ad vos, superextendimus nos: usque ad vos enim

15. Non in immensum gloriantes in alienis laboribus: spem autem habentes crescentis fidei vestræ, in vobis magnificari secundum regulam nostram in abundantiam,

16. etiam in illa, quæ ultra vos sunt, evangelizare, non in aliena regula in iis, quæ præparata sunt, gloriari.

17. Qui autem gloriatur, in Domino glorietur.

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