Orlando furioso: preceduto da alcuni pensieri di V. Gioberti, Volume 21854 |
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Africa Agramante alcun alfin Almonio altra Amon amor anco appresso arme Arpie Astolfo avea avean avria battaglia bella Biserta Bradamante Brandimarte Bulgari buon caccia Canto Carlo cavalier cavallo ch'a ch'in ch'io Chè ciel cortese crudel d'ogni destrier dice dicea donna donzella Doralice duca Dudon ebbe ebbon Etiopia facea fece ferito fiero figlio figliuol Fiordiligi fiume Francia fretta Frontino fuggir gente giocondo giorno Gradasso gran guerrier indi innanzi Ippogrifo l'arme l'uno e l'altro lancia lascia Leon leva lito loco lungo Malagigi Mandricardo Marfisa moglie morir morte mostra notte occhi Oliviero Orlando ORLANDO FURIOSO padre pagan paladin parea Parigi periglio petto piè piglia poco potea prese prieghi prigione quivi resta Ricciardetto Rinaldo ritrova Rodomonte Ruggier Saracin scudo seco Senapo signor Sobrin spada Tartaro terra tolto torna tosto trova vede veder veggo venir venne vide vuol Zerbin
Popular passages
Page 258 - Che molta quantità n' era in quel loco. 80 Altri in amar lo perde, altri in onori, Altri in cercar, scorrendo il mar, ricchezze ; Altri nelle speranze de' signori, Altri dietro alle magiche sciocchezze , Altri in gemme, altri in opre di pittori, ' Ed altri in altro che più d'altro apprezze . Di sofisti e d'astrologhi raccolto E di poeti ancor ve n'era molto. 81 Astolfo tolse il suo, che gliel concesse Lo scrittor dell...
Page 261 - Che , poi ch' usci da' bei vostri occhi il telo Che 'l cor mi fisse, ognor perdendo vegno? Né di tanta iattura mi querelo, Purché non cresca , ma stia a questo segno ; Ch'io dubito, se più si va scemando, Di Venir tal, qual ho descritto Orlando. Per riaver l
Page 105 - ... ben che né macchia vi può dar né fregio lingua sì vile, e sia l'usanza vecchia che '1 volgare ignorante ognun riprenda, e parli più di quel che meno intenda. Lasciate questo canto, che senza esso può star l'istoria, e non sarà men chiara.
Page 406 - Orlando, fa che ti raccordi di me ne l'orazion tue grate a Dio; né men ti raccomando la mia Fiordi... — ma dir non poté ligi, e qui finio.
Page 264 - Astolfo di saper desio i gran misteri e gl' incogniti sensi; e domandò di tutte queste cose l'uomo di Dio, che cosi gli rispose: 18 — Tu déi saper che non si muove fronda là giù, che segno qui non se ne faccia. Ogni effetto convien che corrisponda in terra e in ciel, ma con diversa faccia. Quel vecchio, la cui barba il petto inonda, veloce...
Page 17 - ... nferno, ove il pensar di vui ch'abbia così lasciata, assai più ria sarà d'ogn'altra pena che vi sia. — A questo la mestissima Issabella, declinando la faccia lacrimosa e congiungendo la sua bocca a quella di Zerbin, languidetta come rosa, rosa non colta in sua stagion, sì ch'ella impallidisca in su la siepe ombrosa, disse: — Non vi pensate già, mia vita, far senza me quest'ultima partita. Di ciò, cor mio, nessun timor vi tocchi; ch'io vo' seguirvi o in cielo o ne lo 'nferno.
Page 2 - II pazzo dietro lor ratto si muove: uno ne piglia, e del capo lo scema con la facilità che torria alcuno da l'arbor pome, o vago fior dal pruno.
Page 261 - Ne' bei vostri occhi e nel sereno viso, nel sen d'avorio e alabastrini poggi se ne va errando; et io con queste labbia lo corrò, se vi par ch'io lo riabbia.
Page 266 - Achille fu, come è fama, né si fiero Ettorre; e ne son stati e mille e mille e mille che lor si puon con verità anteporre: ma i donati palazzi e le gran ville dai descendenti lor, gli ha fatto porre in questi senza fin sublimi onori da l'onorate man degli scrittori.
Page 406 - Di me nell' orazion tue grate a Dio ; Né men ti raccomando la mia Fiordi.... Ma dir non poté ligi; e qui finio. E voci e suoni d' angeli concordi Tosto in aria s' udir, che l' alma uscio ; La qual, disciolta dal corporeo velo, Fra dolce melodia sali nel cielo.