Memorie di religione, di morale e di letteratura1836 |
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acciocchè Acropoli affine albergo alcuni alli allora alquanto Alte Alpi antichi arconte arrivò Atene Ateniesi Attica bisogno Boeckh Brianzone buon capitano Mongen cardinale carrozza cattolica ch'era Chiesa città clero colla Comandante della piazza Commissario cornucopia d'aprile detto dice dimanda Diocle dire Duca ecclesiastici Eckhel Empoli erano famiglia fece filosofia Firenze Francesi Francia furono generale Muller giorno GIOVANNI MARCHETTI governo gran Grenoble Grouchy instruzioni Labrador lettere luogo maggior magistrato mandò Marchetti mattina medesimo mente metodo mezzo ministro Mion monete monistero Monsignor Monsignore Spina nome Nonantola notte nuovo ordine Oulx Padre Pallade Papa Parma parole partenza passo Pausan persone Piacenza poco Pontefice popolo poscia poteva Prelati presso publica quistioni ragione religione republica riposo sacerdote sacra santa Santità scienza scritti scuole secolo seguente sillogismo simbolo somma spirito stante stanza stava tetradrammi Tortona trovò tuttavía uffiziali uomini vedere veruna vescovo vetturino viaggio Vicario Vizille volle zione
Popular passages
Page 435 - E se ben ti ricordi e vedi lume, vedrai te simigliante a quella inferma che non può trovar posa in su le piume, ma con dar volta suo dolore scherma.
Page 293 - Del danaro straniero, che viene a Roma, e che ne va per cause ecclesiastiche: calcolo ragionato. In 8. l' anno 1800, senza indicazione del luogo che fu Lueca. XXIX. Gli offici del sacerdozio cristiano esposti a forma d' un ritiramento di trenta giorni, per uso degli ecclesiastici secolari e regolari.
Page 294 - Intrusi e delle loro qualità e poteri secondo lo spirito e le regole della Chiesa; osservazioni canoniche ad un Responsum de' teologi di Friburgo. In 8. Pisa 1800. XXXI. // sì ed il no, ovvero: parallelo delle dottrine e regole ecclesiastiche e dell' abate Bolgeni con il fatto e do ttrine dell
Page 306 - Francia furono l'aristocrazia de' nobili, il sistema feudale, la potenza e le ricchezze del clero; e la Germania era appunto quella nazione dov'era in pieno vigore l'aristocrazia de' nobili, ed il sistema feudale, e dove il clero possedeva coi diritti della sovranità una gran parte del territorio germanico, e può anche dirsi la migliore, e la più bella parte. Mi furono comunicate in quel tempo le molto significanti risposte, che, interrogati sull'importante oggetto della rivoluzione francese,...
Page 306 - Barnave, dei Pethion, e dei Robespierre , che soffiavano sul fuoco della ribellione in Francia, nello spazio di quindici giorni percorrevano tutta l'Europa, fomentavano da per tutto quello spirito d...
Page 119 - Buonaparte, la • asterranno da qualunque atto che potesse darli motivo di lamento. Questo savio contegno impegnerà sempre più la nostra benevolenza a loro favore. ' Dato li 24 maggio i799- Ferdinando.
Page 306 - ... feudale, e dove il clero possedeva coi diritti della sovranità una gran parte del territorio germanico, e può anche dirsi la migliore, e la più bella parte. Mi furono comunicate in quel tempo le molto significanti risposte, che, interrogati sull'importante oggetto della rivoluzione francese, diedero i due più famosi ministri di stato ch'erano allora in Germania, il principe di Kaunitz cancelliere di corte, e di stato a Vienna, ed il conte di Hertzberg ministro di stato della corte di Prussia....
Page 305 - Europa di prendere gli opportuni mezzi, e di usare tutte le possibili cautele, onde impedire la propagazione di queste massime sediziose tendenti apertamente a rovesciare i troni, e gli altari. Ma nulla si fece per impedire un tanto male, che poteva divenire, ed in fatti divenne epidemico in più parti di Europa; si permise da per tutto l'introduzione delle gazzette, dei giornali francesi, e dei libri infami, che uscivano alla giornata da quella fucina d'inferno, e si permise, che i principali articoli...
Page 306 - ... classi e condizioni degli stati a quelle sommosse e ribellioni, che scoppiarono in appresso in Italia, in Germania, in Spagna ed in Portogallo. Più da deplorarsi era però l'imprudenza e la cecità dei tedeschi, in mezzo ai quali allora io dimorava; i primi oggetti che attaccarono con furore i filosofi ed i rivoltosi di Francia, furono l'aristocrazia de...
Page 270 - Empoli, posto sopra un colle e denominato Corniola. Quivi, fatta provvisione copiosa di libri, viveva in una solitudine sì tranquilla ed a lui tanto cara, che vi si fabbricò un piccolo quartiere, e desiderava menarvi in pace tutto il resto della sua vita. E quando i Francesi vennero ad impadronirsi della Toscana, amò piucchè mai l'amena quiete della sua solitudine, ed evitava quanto poteva lo scendere nella vicina sua patria.