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Le Monnier, 1857
 

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Page 140 - L' imagine di sua sorella bianca, Ma poco dura alla sua penna tempra; Lo villanello, a cui la roba manca, Si leva e guarda, e vede la campagna Biancheggiar tutta, ond...
Page 311 - ROSA fresca aulentissima, c' apar' inver la state, le donne ti disiano, pulzelle e maritate : trami d' este focora, se t' este a bolontate ; per te non aio abento notte e dia pensando pur di voi, Madonna mia. Ella Se di meve trabagliti, follla lo ti fa fare, lo mare potresti arompere avanti e asemenare l' abere d' esto secolo tutto quanto assembrare : avere me nom poteria esto monno : avanti li cavelli m
Page 30 - Disse; e il gran figlio di Saturno i neri Sopraccigli inchinò. Su l'immortale Capo del sire le divine chiome Ondeggiaro, e tremonne il vasto Olimpo. Cosi fermo l'affar si dipartirò. Teti dal ciel spiccò nel mare un salto; Giove alla reggia s'avviò. Rizzarsi Tutti ad un tempo da...
Page 233 - Calchedonium et Aristotelem Stagiritem, qui erant cum Aristotele Peripatetici dicti sunt, quia disputabant inambulantes in Lycio, illi autem qui Platonis instituto in Academia, quod est alterum gymnasium, coetus erant et sermones habere soliti, e loci vocabulo nomen habuerunt.
Page 305 - Se nel milleducento (dice il dotto filolo» go) con tanta pulizia scriveva questo Guidotto in Bo» logna, donde è dunque avvenuto che la coltura di lui » siasi arrestata in esso, senza passare negli altri del suo » paese a que'dì? perchè mai la lingua bolognese restossi » tuttavia nella rozzezza in cui era? qual fu la cagione » per cui nessun altro Bolognese del tempo suo coltivò » la favella, nè si segnalò nel bello scrivere, come fe« e' egli ? » 1 Quello che il Colombo dimanda del...
Page 171 - Non so se m' inganni, ma mi pare al )" certo che la grandezza stessa di Cicerone, la quale » pure un così immenso spazio comprende, non sia da » uguagliarsi a quella del padovano scrittore. Se, non » ai tempi d'Augusto, in cui il non voler comandare a ' se medesimo e il voler comandare agli altri avevan già ••> corrotti i romani costumi, ma bensì quando il mode...
Page 311 - Amore il viver mio mena e combatte , E batte — come nave il vento in onda; Voi siete il mio pennel che non affonda.
Page 55 - ... delle sole vostre città; il dialetto toscano appreso da voi, ricevuto, abbracciato, vi fa cittadini...
Page 329 - Molza, che loco è quello ! in che sito è egli posto ! che morbidezza e che agj vi sono ! che piaceri e che spassi ci avemmo ! Uditene uno fra gli altri. Voi avete a sapere che Luigetto Castravillani è qua, siccome è per tutto ; e per mia tribulazione, da che son qui non me l' ho potuto mai spiccar da dosso.
Page 127 - Che poi il panello sia l' immagine del sudiciume, lo ha detto Lorenzo Lippi nel Malmantile (II, 80), il quale ci rappresenta un suo personaggio sudicio e sporco « Con una barba lunga da romito, E più lordo e più unto d' un panello. » Unto come un panello, è modo ancor vivo ne' Fiorentini; applicabile tanto alle cose quanto alle persone, per esprimere l

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