Page images
PDF
EPUB
[blocks in formation]

Vers. 23. Che interpretato significa Dio con noi. Significa Dio (o sia il Verbo di Dio ) incarnato e abitante e conversante tra gli uo

mini.

CAPO II.

Come i Magi arrivarono a Betlemme, e offersero a Cristo i doni. Crudeltà di Erode contro i bambini. Esilio di Cristo in Egitto, e suo ritorno nella terra d' Israele.

[blocks in formation]

Vers. 1. In Betlemme di Giuda, regnante il re Erode. Dice di Giuda per distinguere questa Betlemme da un'altra, che era nella tribù di Zabulon.

[ocr errors]

Regnante il re Erode. Questi era Erode soprannominato il Grande, il figliuolo di Antipatro, Idumeo di origine, o come altri vogliono Ascalonita. Così il tempo, in cui dovea venir il Messia, era già arrivato secondo la celebre profezia di Giacobbe: non sarà tolto di Giuda lo scettro nè mancherà condottiero del seme di lui, sino a tanto che venga colui, che dee essere mandato : ed ei sarà l'aspettazione delle genti . Gen. XLIX. 10. Or gli Ebrei non avean già più un capo della loro nazione, mentre erano governati da questo principe straniero, e dato loro da' Romani Giuseppe ebreo Antiq. II. XIV. raccouta che fu invenzione di Niccolò Damasceno il voler far passare Erode per Ebreo: invenzione, alla quale il primo e il solo (ch' io sappia), ch'abbia cercato di corpo, fu lo Scaligero confutato abbastanza dal general consenso de' Padri e degli autori si antichi, come moderni.

dar

[ocr errors]

I Magi. Da qualunque parte dell'oriente sien venuti questi Magi (imperocchè alcuni li credono della Persia, altri dell' Arabia) egli è certo, che per questo nome intendevasi una classe d' uomini, i quali si occupavano intieramente nello studio delle scienze più sublimi, e nel culto della divinità. Non è inverisimile, che delle profezie di Daniele (il quale era Tom. XXI.

2. Dicentes: Ubi est, qui natus est Rex Iudaeorum? vidimus enim stellam eius in oriente, et venimus adorare

eum.

3. Audiens autem Herodes rex turbatus est, et omnis Ierosolyma cum illo.

4. Et congregans omnes principes sacerdotum et scribas populi, sciscitabatur ab eis, ubi Cristus nasceretur,

5. At illi dixerunt ei: In Bethlehem Iudae: sic enim scriptum est per Prophetam:

6. * Et tu Bethlehem terra

Iuda,
, nequaquam minima es
in principibus Iuda: ex te e-
nim exiet dux, qui regat po-
pulum meum Israel.

* Mich. 5. 2. - Joan. 7. 42.

2. Dicendo: Dov'è il nato Re de Giudei? imperocchè abbiamo veduto la sua stella nell'oriente,e siamo venuti per adorarlo.

[ocr errors]

3. Sentite il re Erode tali

cose si turbò, e con lui tutta Gerusalemme.

4.E adunati tutti i principi de sacerdoti e gli scribi del popolo, domandò loro, dove fosse per nascere il Cristo.

5. Essi gli risposero: In Betlemme di Giuda: imperocchè così è stato scritto dal Profeta:

6. E tu Betlemme, terra di Giuda, non se' la minima tra i capi di Giuda: poichè da te uscirà il condottiero che reggerà Israele mio popolo.

con tanto nome vissuto nella Persia), conservata si fosse la memoria, e la tradizione tra questi filosofi. Ch' ei fossero principi, o regoli, o almen primarj signori del loro paese, è stato scritto da molti Padri greci e latini . Vers. 2. Abbiamo veduto la sua stella. Vale a dire la stella, che è il segno della nascita del nuovo Re.

Vers. 4. 1 principi de' sacerdoti. Probabilmente intendonsi i capi delle ventiquattro famiglie sacerdotali .

Gli scribi del popolo. Questi in altri luoghi del Vangelo sono chiamati dottori della legge; perchè erano custodi e interpreti de' libri santi . Eglino erano i dotti e scienziati di tutte le tribù .

[blocks in formation]

7. Allora Erode, chiamati segretamente a se i Magi, minutamente s'informò da loro, in qual tempo fosse lor comparsa la stella.

8. E mandandogli a Betlemme disse: Andate, e fate diligente ricerca di questo fanciullo: e quando l' abbia te trovato, fatemelo sapere, affinchè ancor io vada ad adorarlo.

9. Quegli, udite le parole del re, si partirono: ed ecco che la stella veduta da loro in oriente andava loro davanti, fintantochè arrivata sopra del luogo, ove stava il bambino, fermossi .

10. E veduta la stella si riempirono di sopraggrande allegrezza.

Vers. 7. Chiamati segretamente a se. Non voleva, che i Giudei venissero in cognizione delle ragioni, ch' eranvi di credere, che fosse già nato il Messia tanto da essi aspettato, nè che sospettassero di quello, ch'ei disegnava di fare.

Vers. 8. E mandandogli a Betlemme. Erode avrebbe potuto fargli accompagnare e se nol fece, fu o perchè non volle mostrare di far caso della voce sparsa di un nuovo re nato, o perchè Dio lo accecò, affinchè non potesse sapere, dove fosse il bambino. Forse ancora pensò che i genitori lo avrebber più facilmente fatto vedere a que' forestieri, che ad alcuno de' suoi ministri; imperocchè ben ei sapeva, quanto fosse e temuto e odiato per le sue crudeltà.

Vers. 10. E veduta la stella. S' intenda ripetuto dal vers. precedente che fermossi. Vedendo come la stella si fermava sopra un determinato luogo, conobbero, che quivi stava il nato bambino.

[blocks in formation]

Vers. 11. Ed entrati nella casa, ec. Qualunque luogo, che serva di abitazione agli uomini o anche alle bestie, gli Ebrei lo chiamano casa. Onde s. Girolamo ep. 17. dice, che il Creatore dei cieli in quella stessa buca della terra, ove nacque, fu veduto da' pastori, dimostrato dalla stella, adorato da' Magi. Questi illuminati dallo Spirito santo adorarono il Salvatore in ispirito e verità, quai primizie delle genti con vero culto di religione. Un bambino, che all'esterno nulla avea di differente dagli altri figliuoli degli uomini, privo d'ogni apparato di grandezza, anzi in uno stato di povertà e di abbiezione si attira l'ossequio e le adorazioni di questi sapienti della terra .

Vers. 12. Ed essendo stati in sogno avvertiti ec. Notisi l'ordine mirabile tenuto dalla provvidenza con questi Magi. Son eglino prima invitati a Cristo da una nuova stella, vengono di poi vie più animati per mezzo degli espressi oracoli de' profeti, e finalmente alla loro fede è conceduto di essere da Dio stesso immediatamente istruiti .

« PreviousContinue »