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perocchè Erode cercherà del bambino per farlo morire.

14. Ed ei svegliatosi prese il bambino e la madre di notte tempo, e si ritirò in Egitto.

15. E ivi si stette sino alla morte d' Erode, affinchè si adempisse, quanto era stato detto dal Signore pel Profeta, che dice: Dall' Egitto ho chiamato il mio figlio .

16. Allora Erode vedendosi burlato da' Magi s'adirò fortemente, e mandò ad uccidere tutti i fanciulli, che erano in Betlemme e in tutti i suoi confini, dall' età di due anni in giù, secondo il tempo, che avea rilevato dai Magi.

Vers. 15. Affinchè si adempisse. Questa maniera di parlare non significa, che della fuga di Cristo fosse cagione il doversi adempire quella profezia, ma sì che per mezzo di questa fuga avvenne, che la profezia ebbe il suo adempimento.

Ho chiamato dall' Egitto il mio figliuolo. Queste parole di Osea letteralmente s'intendono del popolo d'Israele chiamato da Dio figliuol suo, Exod. IV. 22., e da lui tratto fuor dell' Egitto. In un senso mistico, e più propriamente s'intendouo di Cristo, di cui fu figura Israele. Imperocchè Cristo è vero e naturale figliuolo di Dio ed egli fu esule nell'Egitto. Vedi s. Girol. in Oseam.

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Vers. 16. Dall' età di due anni in giù. Il senso di questo luogo egli è questo. Erode fece uccidere i fanciulli maschi dall' età di due anni in

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dietro computando i due anni dal tempo, in cui (secondo che avea inteso da' Magi), era comparsa la stella; perchè questa stella era segno del già nato Re. Or benchè fosse certo, che all'apparir della stella questo Re era nato; contuttociò nè Erode, nè i Magi stessi sapevano, quanto tempo prima fosse nato. Erode perciò per maggior cautela ordinò, che fossero uccisi tutti i bambini dall'età di due anni indietro, affinchè non potesse in verun modo sottrarsi alla morte il nuovo Re de' Giudei.

Vers. 18. Una voce si è udita in Rama. Rama era nella tribù di Beniamin, ma nell' estremità di questa tribù e vicina a Betlemme; e per questo si dice, che le strida de' fanciulli si udirono in Rama: e il testo ebreo può tradursi : si è udita fino a Rama; perchè ancora i bambini di Rama ch'erano sui confini di Betlemme, furono uccisi secondo il comando di Erode.

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Rachel piangente ec. Rachel fu madre di Beniamin, e fu sepolta in Betlemme e la tribù di Beniamin dopo la schiavitudine di Babilonia fece un sol corpo colla tribù di Giuda, alla quale apparteneva Betlemme: e perciò si dice, che questa tenera madre piange, e deplora la strage dei suoi figliuoli, e di quegli ancora della tribù di Giuda.

Vers. 19. Morto Erode ec. Con qual terribil maniera di morte punisse Dio le atroci crudeltà di questo principe, leggesi in Giuseppe de Bel. Antiq. XVII. 18.

I. 21.

Nella terra d' Israele. Nella Giudea in generale senza determinazione di luogo.

20. Dicens: Surge, et accipe puerum et matrem eius, et vade in terram Israel: defuncti sunt enim, qui quaerebant animam pueri.

21. Qui consurgens accepit puerum et matrem eius, et venit in terram Israel.

22. Audiens autem, quod Archelaus regnaret inIudaea pro Herode patre suo, timuit illo ire et admonitus in somnis secessit in partes Galilaeae.

23. Et veniens habitavit in civitate, quae vocatur Nazareth: ut adimpleretur, quod

20. E gli disse: Svegliati, prendi il fanciullo e la madre di lui, e va nella terra di Israele: imperocchè sono morti coloro, che cercavano la vita del bambino.

21. Ed egli svegliatosi prese il bambino e la madre, e andò nella terra d'Israele.

22. Ma avendo sentito, che Archelao regnava nella Giudea in luogo di Erode suo padre, temè di andare colà: e avvertito in sogno si ritirò in Galilea.

23. Dove giunto abitò nella città chiamata Nazaret: affinchè si adempisse quello,

Vers. 22. Archelao regnava. Questi ebbe da Augusto la metà del regno del padre col titolo di tetrarca: l'altra metà fu divisa tra Antipa e Filippo, due altri figliuoli di Erode. Archelao fu poi esiliato da Augusto a Vienna nelle Gallie.

Si ritirò in Galilea. Antipa signore della Galilea era di miglior indole del fratello.

Vers. 23. Da' profeti . S. Girolamo dice, che parlando il Vangelista in plurale vuol indicare, come non ha avuto in mira alcun luogo particolare delle scritture, dove il Cristo sia chiamato il Nazareno; ma bensi gl'infiniti luoghi, dove il Messia è chiamato il Santo per eccellenza, che ciò vuol dir Nazareno. Nondimeno osserva lo stesso s. Dottore, che in Isaia XI. 1. secondo l'Ebreo si legge: Uscirà dalla stirpe di fesse una verga, e un Nazareo si alzerà dalla radice di lei. Netzer virgulto, germoglio. Or egli è da notare, primo, che gli Ebrei non meno, che i Cristiani per questo germoglio intendevan il Messia; in secondo luogo i nemici di Gesù Cristo davano a lui per disprezzo il nome di Nazareo, chiamandolo Gesù da Nazaret, rimproverandogli, ch' ei veniva da un miserabil borgo della Galilea. L' Evangelista pertanto toglie questo scandalo giudaico, fa

dictum est per prophetas: che era stato predetto dai Quoniam Nazaraeus vocabi

tur.

Profeti. Ei sarà chiamato
Nazareno.

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cendo osservare come la dimora di Gesù a Nazaret, e il nome, che perciò davano a lui, porgeva loro occasione di riflettere a que' luoghi de' profeti, ne' quali per diversi rispetti il nome di Nazareo era dato al Messia e dimostrando, come la provvidenza dello stesso mal animo de' nemici si valeva a verificare a parte a parte in Gesù tutto quello, che del Messia

era scritto.

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