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Vers. 6. Ha commesso a' suoi Angeli ec. Il Demonio stravolge il senso della Scrittura. Lo Spirito santo promette sicurezza e difesa da' mali al giusto, che cammina nella osservanza della legge divina ; ma non a quelli, che tentano Dio, e per vanità e presunzione vogliono far prova della bontà e potenza di lui, e si tirano addosso que' mali, de' quali pretendon di essere con miracolo liberati .

Vers. 10. Allora Gesù ec. Allorchè udì il Diavolo apertamente chiedere l'onore e 'l culto dovuto al solo Dio, allora rimproverando all' iniquo la sua temerità lo cacciò lungi da se . Tutto quello, che fin qui il Demonio avea detto o fatto riguardo a lui, Gesù lo avea sofferto con somma pazienza ; ma allorchè si trattò dell' onore e della gloria di Dio ne prese egli le parti, e colla parola di Dio conquise il superbo. Satana vuol dire avversario, nimico.

enim: * Dominum Deum tuum adorabis, et illi soli servies.

* Deut. 6. 13.

11. Tunc reliquit eum Diabolus: et ecce Angeli accesserunt, et ministrabant ei.

12. * Cum autem audisset Iesus quod Ioannes traditus esset, secessit in Galilaeam : * Marc. 1. 14. - Luc. 4. 14. - Ioan. 4. 43.

13. Et relicta civitate Nazareth, venit, et habitavit in Capharnaum maritima, in finibus Zabulon et Nephthalim:

14. Ut adimpleretur, quod dictum est per Isaiam prophetam:

15. * Terra Zabulon, et terra Nephthalim, via maris trans Iordanem, Galilaea gen

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sta scritto: Adora il Signore Dio tuo, e servi lui solo.

11. Allora il Diavolo lo lasciò: ed ecco, che se gli accostarono gli Angeli, elo ser

vivano.

12. Gesù poi avendo sentito, come Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò nella Galilea:

13. E lasciata la città di Nazaret, andò ad abitare in Cafarnaum città marittima, ai confini di Zabulon e di Neftali :

14. Affinchè si adempisse quello, che era stato detto da Isaia profeta:

15. La terra di Zabulon, e la terra di Neftali strada al mare di là dal Giordano, la Galilea delle Nazioni,

16. Il popolo, che camminava nelle tenebre, ha veduto

Vers. 12. Nella Galilea. Questa, dov' era Cafarnaum, era abitata da molti gentili, fino da quando Salomone ne avea cedute varie città ad Hiram re di Tiro. L'altra Galilea (dov'era Nazaret) apparteneva al dominio di Erode.

Vers. 16. Il popolo, che camminava nelle tenebre. 1 gentili abitanti di tutto quel tratto di paese privi d'ogni lume di vera religione videro e udi

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*

18. Ambulans autem Iesus iuxta mare Galilaeae, vidit duos fratres, Simonem, qui vocatur Petrus, et Andream fratrem eius, mittentes rete in mare (erant enim piscatores):

* Marc. 1. 16. - Luc. 5. 2.

19. Et ait illis: Venite post me, et faciam vos fieri piscatores hominum.

20. At illi, continuo relictis retibus, secuti sunt eum.

21. Et procedens inde vidit alios duos fratres, Iacobuin Zebedaei, et Ioannem

una gran luce: e la luce si è levata per coloro che giacevano nella regione e nella oscurità della morte.

17. Da lì in poi cominciò Gesù a predicare, e a dire: Fate penitenza: imperocchè il regno de' cieli è vicino.

18. E camminando Gesù lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano in mare la rete (imperocchè erano pescatori):

19. E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò pesca

tori d'uomini.

20. Ed essi, subito abban donate le reti, lo seguirono.

21.E di lì andando innanzi vide due altri fratelli, Giacomo di Zebedeo, e Giovanni

rono la stessa sapienza del Padre annunziante agli uomini le vie di

Dio.

Vers. 17. Fate penitenza ec. Comincia la sua predicazione colle stesse parole del suo precursore e ambasciadore Giovanni.

Vers. 18. Vide due fratelli ec. Gesù conosceva già Pietro e Andrea (Ioan. I. 40.), ma non gli avea ancora chiamati con quella voce onnipotente, la quale dovea determinargli a lasciare ogni cosa per divenir suoi discepoli .

fratrem eius in navi cum Zebedaeo patre eorum, reficientes retia sua : et vocavit

eos.

22. Illi autem statim, relictis retibus et patre, secuti

sunt eum.

23. Et circuibat Iesus totam Galilaeam, docens in synagogis eorum, et praedicans Evangelium regni, et sanans omnem languorem et omnem infirmitatem in populo.

24. Et abiit opinio eius in totam Syriam: et obtulerunt ei omnes male habentes, variis languoribus et tormentis comprehensos, et qui daemonia habebant: et lunaticos et paralyticos, et curavit eos:

suo fratello in una barca insieme con Zebedeo loro padre, che rassettavano le loro reti: e li chiamò.

22. Ed essi subito, abbandonate le reti e il padre, lo seguirono.

23. E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle lor sinagoghe, e predicando il Vangelo del regno, e sanando tutti i languori e le malattie del popolo.

24. E si sparse la fama di lui per tutta la Siria: e gli presentarono tutti quelli, che erano indisposti e afflitti da diversi mali e dolori, e gli indemoniati e i lunatici e i paralitici : ed ei li risanò.

Vers. 23. Nelle sinagoghe. Sinagoga vuol dire adunanza, e significa tanto il luogo, dove si radunavano gli Ebrei, come la stessa assemblea. Erano luoghi destinati all' orazione e alla lezione della Scrittura. Gli Ebrei avevano un solo tempio, ma molte sinagoghe; e queste non solamente per tutte le città della Giudea e in altri paesi, ma anche in Gerusalemme.

Il Vangelo del regno. La felice novella del regno celeste, che Gesù Cristo prometteva agli uomini, e gli insegnamenti divini, co' quali mostrava loro la strada per giungere allo stesso regno.

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Vers. 24. La Siria. Questa abbracciava molte provincie, l' Idumea la Palestina, la Celesiria, la Fenicia, la Siria di Damasco, la Siria d' Antiochia, la Mesopotamia, ec. Donde intendesi quanto spazio di mondo fosse già pieno della rinomanza e de' miracoli di Gesù Cristo.

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Vers. 25. Dalla Decapoli. Paese composto di dieci città, delle quali la principale era Scitopoli, detta anche Batsan.

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