Guida alla pronunzia, e all'intelligenza dell'italiano: o sia Raccolta di prose italiane, in cui la pronunzia è sostenuta con regole

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T. Gillet, 1798 - 318 pages
 

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Popular passages

Page 183 - ... i quali, essendo per altro di poca stima, sono stati e tuttavia sono apprezzati assai per cagion della loro piacevole e graziosa maniera solamente; dalla quale aiutati e sollevati, sono pervenuti ad altissimi gradi, lasciandosi lunghissimo spazio addietro coloro che erano dotati di quelle più nobili e più chiare virtù che io ho dette: e, come i piacevoli modi e gentili hanno forza di eccitare la benivolenza di coloro co' quali noi viviamo, così per lo contrario i zotichi e rozzi incitano...
Page 300 - Federigo e della sua magnificenzia ultima, cioè d'aver ucciso un così fatto falcone per onorarla, disse a' fratelli: — Io volentieri, quando vi piacesse, mi starei **) ; ma, se a voi pur piace che io marito prenda, per certo io non ne prenderò mai alcuno altro, se io non ho Federigo degli Alberighi. Alla quale i fratelli, faccendosi beffe di lei, dissero : — Sciocca, che è ciò che tu di'?
Page 297 - ... forte invaghito che, se io non gliele porto, io temo che egli non aggravi tanto nella infermità la quale ha, che poi ne segua cosa per la quale io il perda. E per ciò io ti priego, non per lo amore che tu mi porti, al quale tu di niente se...
Page 282 - Aspettati , che io ti mosterrò che elle n' hanno due; e , fattosi alquanto più a quelle vicino , gridò oh oh ; per lo qual grido le gru , mandato 1' altro pie giù , tutte dopo alquanti passi cominciarono a fuggire.
Page 190 - Perché non si dee dire, né fare cosa, per la quale altri dia segno di poco amare, o di poco apprezzar coloro, co
Page 187 - ... l'uomo astenere più che può. E non sol questo; ma deesi l'uomo guardare di cantare, specialmente solo, se egli ha la voce discordata e difforme; dalla qual cosa pochi sono che si riguardino, anzi, pare che chi meno è a ciò atto naturalmente più spesso il faccia. Sono ancora di quelli che, tossendo e starnutendo, fanno sì fatto lo strepito che assordano altrui; e di quelli che, in simili atti, poco discretamente usandoli, spruzzano nel viso a...
Page 225 - Vegna innanzi il più forte di tutti i Romani, e combattasi meco a corpo a corpo, acciò che la fine della nostra battaglia mostri qual gente sia più da pregiare, in fatti d'arme.
Page 182 - ... ogni dì molte volte, essendo a ciascuno necessario di usare con gli altri uomini ogni dì ed ogni dì favellare con esso loro; ma la giustizia, la fortezza e le altre virtù più nobili e maggiori si pongono in opera più di rado; né il largo e il magnanimo è astretto di...
Page 273 - Maestà, che avete avezzi ed abituati gli animi nostri a pura e fine magnanimità per sì lungo e sì continuo spazio. Perché, se quello che si accetterebbe da altri per buono e per legitimo, da voi si rifiuta e, non come non buono ma come non vostro e non come scarso ma come non vantaggiato, non si riceve e perché voi lo scambiate vi si rende, ciò non si dee attribuire a biasimo de' presenti vostri fatti, ma è laude delle vostre preterite azioni.
Page 271 - Serse e Milziade e Pericle e Filippo e Pirro e Alessandro e Marcello e Scipione e Mario e Cesare e Catone e Metello ; e questa età non si glorii e non Si dia vanto di aver Voi vivo e presente : anzi se ne esalta, e vivene lieta e superba.

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