Teodicea: libri tre, Volumes 1-2Società editrice di libri di filosofia, 1857 |
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acciocchè adunque alcuna all'uomo anco angeli anzi appunto atto avea Betsaida causa cavare celerità ch'egli chè cognizione colla Conciossiachè conoscere conseguenza considerare corpo cotal creato creatura Cristo dell'essere dell'umana dell'universo dell'uomo determina dice dimostrare divina Provvidenza dovea effetto ente enti essendo eterno eudemonologico fede forze Gesù Cristo giustizia giusto gloria governo grazia Iddio infinita intel intellettivo intelligente intendimento Kant l'essere l'umanità l'universo l'uomo Laonde legge del minimo legge della sapienza Leibnizio limitazione maggiore male morale massimo medesimo mente minimo mezzo mondo natura umana naturale necessario niuna oggetto ontologico operare ottenere Padre peccato perfetta perfezione perocchè pienza poscia possibile possono potea potenza poteva principio produce produrre propria Provvidenza pure quæ quantità d'azione quod ragion sufficiente reale realità realizzare riceve sant'Agostino sapienza e bontà sarebbe satisfactio sensitività sentimento sieno Signore somma soprannaturale spirito temporali Teodicea trova turale uomini uomo vedere verità virtù volontà zione
Popular passages
Page 399 - ... al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ' U' ben s' impingua ', e là u' dissi ' Non surse il secondo '; e qui è uopo che ben si distingua. La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però ch' andasse ver lo suo -diletto la sposa di colui ch...
Page 35 - ... verità prima e sussistente. È assai facile confondere la verità prima e sussistente, colla verità astratta che nell'umana mente risplende, e che con tanta finezza S. Tommaso distingue. In questa distinzione appunto bisogna trovare ciò che separa il Cristiano sistema, dal Platonico. Senza di questa, confondonsi; mentre il lume naturale della nostra mente vagheggiato con quella sublimità onde gli alti ingegni sono capaci, presenta dei caratteri che sembrano al tutto divini, e li trae dall'origine...
Page 38 - ... annullato. 11 Quando io era fanciullo, io parlava come fanciullo, io avea senno da fanciullo, io ragionava come fanciullo; ma, quando son divenuto uomo, io ho dismesse le cose da fanciullo, come non essendo più d
Page 118 - Male è limite, o, meglio, scaturisce direttamente dal limite: e «la limitazione.:, entra nella natura di tutte cose fuori di Dio: quest'è legge fondamentale della creazione, ed è altresì la chiave della divina Provvidenza
Page 272 - Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Page 302 - POI vidi un angelo , che scendeva dal cielo, e avea la chiave dell' abisso , e una grande catena in mano. 2 Ed egli prese il dragone, il serpente antico, che è il diavolo, e Satana, il qual seduce tutto il mondo, e lo legò per mille anni ; 3 E lo gettò nell...
Page 31 - Riman dunque sempre qualche cosa nel gran pensiero, col quale Iddio crea ed ordina l'universo, d'invisibile e di nascosto. Quindi i misteri, quindi l'oscurità della fede ; dalla quale sola augusta oscurità, ove la mente umana smarrisce sè stessa, cava l'uomo il più grande concetto ed il sentimento più vero che gustar possa della divinità.
Page 92 - ... alla mente presentare se non nell'anima dell'uomo, della quale la mente è una facoltà. Questo a un di presso conobbero e dissero tutti; ma ciò che nessuno ben conobbe, per quant'io creda, fu la distinzione, fra quella parte dell'anima che riceve in sé stessa gli oggetti, dirò cosi, e li presenta all'intendimento, e quella che gl'intende.
Page 50 - Se le nostre facoltà intellettive create non fossero per la luce del vero; chi mai insegnato ci avrebbe che il vero esiste; chi ci avrebbe fatto nascere il dubbio che ciò che percepiam sia menzogna...
Page 204 - ... tutti raccolti nell' esemplare eterno sono appunto quella parte di esso che è loro accessibile, onde sono tuttavia quelli che danno argomento alle lodi che a Dio eternamente tributano — (Ivi, n. 674). 40. Se dunque non potea (Dio). comunicare...